Bari – Il Popolo della Famiglia della Puglia dice no al corso pro-gender della scuola Japigia
BARI – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del partito
Il Popolo della Famiglia :
“Il Popolo della Famiglia di Bari ha ricevuto in queste ore centinaia di segnalazioni preoccupanti in merito al progetto “ No agli stereotipi di genere” che si terra presso la Scuola Elementare dell’ Istituto Comprensivo Japigia 1 di Bari, un corso che nasconde la teoria Gender dietro la solita scusa della lotta al bullismo e al femminicidio. Se per omofobia si intende l’odio per gli omosessuali, i transessuali e tutta la comunità Lgbt, noi del Popolo della Famiglia ribadiamo forte e chiaro che l’omofobia non ci appartiene. L’odio non ci appartiene. Il referente regionale Fanizzi Mirco afferma: ” Non esiste il dovere morale di insegnare ai nostri bambini teorie sull’orientamento sessuale, pertanto rivendichiamo la libertà di educazione dei genitori come enunciato dall’ art. 26 comma 3 della Dichiarazione universale dei diritti umani. Apprendiamo con preoccupazione che in questo istituto verrà avviato il corso Pro-Gender, è arrivato il momento di dire basta ai falsi miti del progresso”. Il questi giorni il nostro intento sul territorio barese sarà quello di sensibilizzare i genitori a monitorare cosa e come viene insegnato ai propri figli, specialmente a quelli in tenera età. Il nostro intento è quello di contrastare iniziative già finite sotto le luci dei riflettori, come la scuola di Trieste che faceva vestire i maschietti da femminucce e viceversa, o l’asilo di Massa Carrara che trasmetteva favole di principesse in armatura, e principi azzurri intenti a salvarsi tra di loro. Conclude Fanizzi: “Queste iniziative sono volte a cancellare le distinzioni tra maschio e femmina, specialmente se rivolte ad un pubblico troppo giovane e hanno l’esclusivo risultato di confondere ancor di più il bambino. Diciamo si alla lotta contro l’omofobia e le discriminazioni tutte, ma un secco no all’insegnamento delle Teoria Gender nelle scuole. Chiediamo l’immediato annullamento del corso. Lasciate i bambini nel loro mondo”.