Taranto – “Ho piazzato una bomba all’Eni”, ma è un falso allarme. Denunciato operaio
TARANTO – intorno alle ore 17 di ieri, al termine delle indagini, il personale dipendente del nucleo investigativo dei carabinieri ha deferito in stato di libertà per “violenza privata e procurato allarme” A.M., classe ’78, di Leporano, gravato da precedenti giudiziari, operaio elettricista presso l’area portuale Ex Ilva.
L’uomo, poco prima delle ore 15, al termine del proprio turno di lavoro, avrebbe infatti pubblicato sul proprio profilo Facebook un post dal seguente tenore: “Bene, ho finito di piazzare l’ordigno sotto le cisterne dell’Eni di Taranto. Il timer l’ho regolato per le 17. Due ore dovrebbero bastare per allontanarmi.”
Prontamente identificato e rintracciato nell’abitazione dei genitori, avrebbe immediatamente ammesso le proprie responsabilità del post pubblicato, affermando di aver scritto quel post per un non meglio precisato senso di frustrazione personale e desiderio di rivalsa nei confronti della città.
Evacuati gli impianti produttivi e di stoccaggio di materie prime dello stabilimento “Eni”, a titolo precauzionale, i militari artificieri della sezione investigazioni scientifiche, coadiuvati dal personale addetto alla sicurezza, hanno condotto le operazioni di bonifica, dando esito negativo della presenza di un ordigno. Al termine delle operazioni, le attività produttive sono riprese regolarmente, dopo le ore 18.00