Taranto – Decreto “salva-Ilva”: le reazioni dei vertici Arcelor
TARANTO – E’ stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge “salva intese”, promulgato dal Capo dello Stato. La norma prevista dal “Decreto Crescita”, che disponeva l’eliminazione dell’immunità penale relativa alle prescrizioni ambientali, viene meno a seguito dell’introduzione di questo decreto che ripristina lo scudo penale per ArcelorMittal. Matthieu Jehl, CEO di ArcelorMittal Italia, nel commentare la notizia ha dichiarato: “Il nuovo decreto legge significa che, almeno per il momento, siamo in grado di continuare a gestire lo stabilimento di Taranto oltre il 6 settembre, pur continuando a valutarne l’impatto potenziale. Ora dobbiamo affrontare la questione dello spegnimento che è stato ingiunto per l’altoforno numero due. I Commissari Straordinari dell’Ilva AS, responsabili della questione, hanno presentato al Tribunale di Taranto una nuova istanza a tale riguardo. Mi auguro che si trovi una soluzione che ci consenta di continuare a far funzionare i tre altiforni indispensabili per la sostenibilità a lungo termine dello stabilimento di Taranto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri dipendenti che continuano a gestire l’impianto e a produrre l’acciaio presente in molti aspetti delle nostre vite quotidiane e nelle infrastrutture italiane”