Taranto – Premi in busta paga: USB proclama sciopero di 24 ore
TARANTO – Usb ha proclamato lo sciopero di 24 ore in data 16 agosto, a seguito dei premi elargiti in busta paga da parte dell’azienda a determinati soggetti che hanno assicurato la presenza durante i giorni di sciopero indetti per la tragica morte del collega Cosimo Massaro. Nella nota del coordinatore provinciale Francesco Rizzo, si legge che “Nelle ultime settimane circa 700 famiglie, i cui introiti dipendono dai rapporti di lavoro con le aziende dell’indotto, sono state interessate da procedure di licenziamento collettivo. Possiamo definire tutto ciò la “mattanza degli operai dell’indotto”. “Per il sindacato USB, così come è sempre stato, tutti i lavoratori sono uguali, a prescindere da chi sia il loro datore di lavoro. Tutti hanno diritto ad eguali tutele ma purtroppo per la scellerata politica portata avanti da ArdelorMittal sono proprio i lavoratori dell’appalto, specialmente in questo momento critico per la fabbrica, a subirne le conseguenze peggiori, cioè rimanere immediatamente senza lavoro”.
Sempre nella giornata di ieri, ArcelorMittal ha diramato una nota proprio sulla polemica “premi in busta paga”: “Dopo il tragico incidente del 10 luglio scorso, e prima ancora della proclamazione dello sciopero, ArcelorMittal Italia ha dovuto mettere al minimo tecnico gli impianti per garantire la sicurezza dello stabilimento di Taranto. L’Azienda ha immediatamente convocato le Organizzazioni Sindacali per comunicare loro la criticità della situazione legata essenzialmente all’impossibilità di mantenere in marcia gli impianti, in particolare, l’ultimo altoforno che era operativo. Mantenere in attività gli impianti è una condizione di sicurezza indispensabile in un’azienda siderurgica strutturata intorno a un ciclo continuo e ininterrotto. In quelle ore molto delicate, alcuni colleghi hanno mostrato un profondo senso di responsabilità che ha permesso di evitare una situazione particolarmente drammatica che avrebbe potuto anche portare alla fermata degli impianti, senza possibilità di riavvio. Nel rispetto assoluto del diritto allo sciopero, ArcelorMittal Italia ha voluto comunque riconoscere la professionalità dei colleghi, un comportamento che ha consentito di mantenere in sicurezza lo stabilimento e di garantire l’incolumità del personale e della comunità di Taranto.”