Taranto – Cena di beneficienza per la famiglia di Angelo Fuggiano, l’operaio morto tragicamente sul lavoro
TARANTO – Martedì 11 dicembre, a Mottola, si è svolta una cena di beneficienza a cui hanno partecipato tutti gli operai e i dirigenti della ditta Castiglia e alla presenza del segretario dell’USB, Franco Rizzo.
La cena ha permesso di raccogliere una donazione che è stata consegnata alla famiglia di Angelo Fuggiano, operaio della ditta appaltatrice in Ilva, vittima di un terribile incidente sul lavoro, al porto, mentre effettuava lavori di manutenzione.
Angelo Fuggiano, residente nel quartiere Tamburi, sposato e padre di due figli, perse la vita a 27 anni, il 17 maggio 2018, mentre lavorava alla sostituzione periodica dei cavi di manovra della gru, venendo colpito alla schiena dalla carrucola del cavo d’acciaio che si era sganciata dal suo alloggio. I tentativi di soccorrerlo furono vani, i traumi riportati e le emorragie fortissime, ne provocarono il decesso immediato.
Una morte, quella di Angelo Fuggiano, che accese le reazioni della città intera: immediatamente fu proclamato lo sciopero in tutti gli stabilimenti Ilva e, dopo poche ore dalla sua morte, l’autorità giudiziaria dispose il sequestro della gru, aprendo un’indagine che, dopo alcune settimane vide 6 persone iscritte nel registro degli indagati, a vario titolo, per concorso in omicidio colposo.
Alla messa funebre, celebrata il 23 maggio nella Chiesa di San Domenico Maggiore, tantissime le persone che si strinsero al dolore dei familiari di Angelo.
La città intera si poneva ancora una volta la stessa domanda: “Come si può morire per lavoro? Quante altre morti dovranno esserci affinché la sicurezza e la salute dei lavoratori, venga anteposta alla produzione?”
La morte dell’operaio toccò certamente un nervo scoperto, una ferita aperta che non aveva mai smesso di sanguinare. Una morte che i tarantini temevano fosse l’ennesima, ma che questa volta non erano intenzionati a dimenticare. Il giorno successivo alla scomparsa di Angelo, alcuni cittadini protestarono all’uscita del palazzo della Prefettura di Taranto e, in quello stesso giorno, attraverso una nota stampa congiunta, le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, informarono che tutti i porti italiani si sarebbero fermati in segno di cordoglio e, per alcuni minuti, alle 17.30 del 18 maggio 2017, risuonò il suono delle sirene. Per non dimenticare quella morte prematura.
Ecco che, a distanza di alcuni mesi dalla scomparsa del giovane operaio, la cena di beneficienza, ha l’intento di offrire un supporto economico alla moglie di angelo, Celeste, insieme ai loro due figli.
La famiglia di Angelo ha partecipato martedì alla cena con gli oltre 200 operai della Castiglia, ricevendo tutta la vicinanza e l’affetto possibile.
Una cena che ha avuto anche lo scopo di rimarcare l’importanza del tema sicurezza e con una donazione degli operai Castiglia iscritti all’USB all’ospedale pediatrico di Taranto, a cui Natale Castiglia si è offerto di contribuire a nome di tutti gli operai della ditta.