Bari – Affidamento del servizio di lavanolo, dichiarazione del consigliere regionale Mario Conca
BARI –
“Sulla gara per l’affidamento dei servizi di lavanolo per le Aziende Sanitarie della Regione Puglia, ancora tutto tace. Dopo essermi rivolto al Presidente / Assessore alla sanità Emiliano, all’Anac, alla Corte dei Conti, a Innovapuglia e ASL Bari, presenterò un esposto anche in Procura sperando possa servire. Continuerò a dare battaglia per chiedere l’annullamento di una gara che, se perfezionata, farà sprecare non meno di 45 milioni di euro e, se si pagasse a consumo anziché a giornata di degenza, addirittura 90 milioni”. Così il consigliere del M5S Mario Conca, che ne mesi scorsi ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e all’ANAC per avere chiarezza sulla gara telematica a procedura aperta per l’affidamento dei servizi di lavanolo e depositato un’interrogazione indirizzata al Presidente della Regione/Assessore alla Sanità Emiliano per chiedere di sospendere il bando in autotutela. Interrogazione per la quale, a distanza di mesi, non è pervenuta alcuna risposta.
La gara telematica è stata predisposta da InnovaPuglia S.p.A. in un unico lotto per un importo massimo complessivo di € 187 milioni di euro e per una durata massima di sette anni (5+2) ed è attualmente in corso di espletamento.
“Mi chiedo – incalza il pentastellato – se sia un sistema sanitario giusto quello che da una parte spreca 90 milioni di euro per una gara che invece andrebbe annullata e, dall’altra, fa penare migliaia di pugliesi nel vedersi riconosciuta, o peggio ancora negata, una protesi, un ausilio, una riabilitazione, una visita specialistica, una fisioterapia per cerebrolesi, etc…”.
Il pentastellato torna a chiedere a tutti i soggetti interessati risposte sia alle domande contenute nell’interrogazione presentata in Consiglio regionale, che a quelle formulate nell’esposto inviato alla Corte dei Conti, dal momento, spiega, che “la nota esplicativa della ASL di Bari arrivata lo scorso 23 maggio non solo non fornisce i chiarimenti richiesti, ma fa confusione con le tabelle dell’ANAC”.
“Nella nota – incalza il pentastellato – si parla di scelte coerenti con le politiche di spending review, peccato che gli aumenti saranno immediati e i presunti risparmi, inesistenti e futuri. Allora mi chiedo perchè non viene fornito un solo numero per dimostrare l’ammontare del risparmio effettivo di questa nuova gara, se non per tutte le ASL, almeno per la ASL BA, in qualità di capofila? Quando si utilizzano termini come spending review, contenimento della spesa, economia di scala, si dovrebbe dimostrare con i numeri il risparmio del denaro della collettività, altrimenti ci si nasconde dietro le belle parole che fanno presa sull’opinione pubblica. Il testo – continua – fa riferimento anche ad una approfondita consultazione preliminare di mercato, di cui però stranamente i risultati non sono stati resi pubblici, e ai ribassi che verranno praticati in sede di gara, che secondo la ASL “assesteranno i prezzi a livelli di assoluta competitività”. È opportuno precisare che i ribassi che saranno praticati non saranno di assoluta competitività perché l’offerta economica ha un peso del 30% mentre la qualità complessiva della proposta (offerta tecnica) ha un peso del 70%, quindi, come spesso accade, chi ha stabilito il prezzo più alto potrebbe aggiudicarsi l’appalto, avendo ottenuto un punteggio più alto nell’offerta tecnica. Lo ribadisco ancora una volta: la cosa più conveniente per le casse della Regione è il ritiro in autotutela della procedura per predisporre una gara suddivisa per lotti e adeguarla ai costi reali di mercato, eliminando gli articoli monouso dalla pratica del noleggio e magari prediligendo il pagamento a consumo che soppianti il vuoto per pieno insito nella giornata di degenza. Ciò consentirebbe un incremento della partecipazione delle PMI, una maggiore concorrenza e un miglior utilizzo del denaro della collettività”.