Taranto – Atto vandalico in spiaggia: danneggiato gazebo per i disabili
CAMPOMARINO DI MARUGGIO – Atto vandalico il 12 luglio, al gazebo per i disabili, installato con l’impegno dei volontari dell’Associazione Misericordia nel lido di Campomarino di Maruggio. A denunciare l’accaduto il governatore pugliese Michele Emiliano, in un post apparso su Facebook; post che pubblichiamo di seguito, integralmente. Nei giorni precedenti alla distruzione della struttura, diversi bagnanti avevano protestato per via dell’ingombro derivante dalla presenza di quella struttura. Atto più che di inciviltà di disumanità, considerato che quella struttura “ingombrante” è nata per consentire alle persone diversamente abili l’accesso al mare come tutti gli altri bagnanti.
“Una sensazione di profonda amarezza mi accompagna oggi.
Il sottoscritto Gianni Romito, in collaborazione con l’assessore al demanio marittimo Avv. Raffaele Piemontese, persona particolarmente sensibile verso le persone costrette ad affrontare qualsivoglia difficoltà, ha messo a punto una ordinanza regionale sulla balneazione per la stagione 2018 che rivolge particolare attenzione alle persone disabili o anziane, con difficoltà nella deambulazione o che, comunque abbiano difficoltà a raggiungere il nostro mare […] A Campomarino di Maruggio da 4 anni, con un impegno economico e umano del Sindaco, Dott. Alfredo Longo, viene garantita l’accessibilità al mare insieme all’assistenza dei volontari dell’Associazione Misericordia, mettendo a disposizione un gazebo attrezzato sulla spiaggia pubblica.
Ebbene, stamane, dopo che i volontari, guidati da Francesco De Stratis, Presidente della Misericordia di Maruggio e da Antonio, dopo aver pesantemente lavorato sotto un sole cocenti per due giorni, per realizzare il gazebo, le strutture sono state danneggiate, impedendo così l’utilizzo delle stesse all’assistenza degli utenti della spiaggia.
L’atto vandalico è avvenuto in seguito ad una contestazione di alcuni villeggianti che riterrebbero la struttura troppo ingombrante e toglierebbe, quindi spazio agli utenti della spiaggia.
Ieri, un bagnate anziano “ma qua i disabili non possono stare”, che significa?
I contestatori sono persone avanti con gli anni, persone anziane e da qui la mia amarezza che mi porta a due riflessioni: la prima legata alla scarsa capacità di vedere più in là del proprio naso di queste persone, in quanto, stante il loro grado di senescenza, in tempi brevi potrebbero aver bisogno di quell’assistenza…
La seconda, ben più drammatica, deriva dal fatto che questa sorta di egoismo, mancanza di sensibilità, sottile forma di razzismo, viene manifestata da persone che, per la loro età ed esperienza, dovrebbero, soprattutto con l’esempio, mostrare ai giovani cosa significhino i termini: comprensione, condivisione, accoglienza, aiuto reciproco! In altri termini dovrebbero insegnare a convivere col diverso, nell’accezione più positiva del termine: disabile, giallo, nero, musulmano, ebreo, cristiano, africano, asiatico, sudamericano. Perché il confronto e la convivenza rende piena e soddisfacente la nostra esistenza.”