Taranto – Stop all’abusivismo, Polizia Locale e di Stato restituiscono via Mazzini e via Temenide ai cittadini
Non è mancata la risposta delle forze dell’ordine all’accorato appello di mettere la città di Taranto sul binario della legalità. Da fin troppo tempo la città dei Due Mari vive una situazione di totale abbandono con una assenza imbarazzante delle istituzioni.
Così nella giornata di lunedì la legge ha iniziato a circolare per le vie della città di Taranto producendo i primi risultati che, a quanto dicono gli alti in grado dei rispettivi corpi di Polizia, non saranno gli unici.
Polizia Locale e Polizia di Stato, con una operazione congiunta, nella sola mattinata di lunedì hanno dato il via a quattro interventi volti a reprimere il fenomeno dell’abusivismo dilagante per le vie cittadine.
L’intervento che però ha fatto registrare il plauso alle divise tarantine è stato quello portato in atto in via Mazzini e via Temenide dove da anni si registra una sorta di abusivismo imperante a tutte le ore.
La zona in questione è finita più volte nella lente di ingrandimento anche delle agenzie di stampa nazionali.
L’agenzia Adnkronos nel solo novembre 2004 titolava così l’intervento in quella parte della città: “Taranto: strada occupata illegalmente, un arresto”.
Parliamo di un articolo di 14 anni fa nel quale si parlava del titolare di una nota attività commerciale, Alfonso Greco, che fu addirittura rispedito in carcere perché nonostante i ripetuti avvisi non volle rinunciare a esporre la propria merce per strada diventando a tutti gli effetti il padrone della stessa.
La situazione negli anni non è affatto migliorata tant’è che meno di un anno fa il PugliaPress ritornò sulla questione mobilitando le divise tarantine.
L’ultimo capitolo (si fa per dire data la questione) lo registriamo qualche giorno fa con l’intervento della Polizia Locale e Polizia di Stato nei locali del noto commerciante di via Temenide.
Stamane abbiamo sentito chi ha diretto l’operazione per sapere quello che avevamo già potuto registrare grazie ai nostri lettori.
L’intervento ha partorito una serie di verbali per occupazione abusiva del suolo pubblico per qualche centinaio di euro. Ma la cosa non dovrebbe concludersi con un mero verbale amministrativo perché adesso Greco potrebbe rischiare un secondo provvedimento: quello della chiusura dell’esercizio per una ventina di giorni.
Un segnale questo che potrebbe mettere per sempre la parola fine a un atteggiamento tanto di strafottenza quanto di illegalità di chi crede che gonfiare il petto possa far zittire la legge e la legalità.