Taranto – Lo strapotere dell’illegalità: quando la legge ha paura della legalità.
La sensazione che si ha è quella dell’assoluto abbandono e dell’impotenza.
Provate voi a farvi un giro per le vie principali della città di Taranto e vi imbatterete in zone dove l’anarchia regna sovrana. Dove le leggi sono dettate da alcuni personaggi, noti per le loro vicende giudiziarie, che diventano leggi per tutti anche per chi dovrebbe far rispettare la legalità.
Il fenomeno dell’abusivismo a Taranto è così diffuso da farlo apparire normale, la regola. Lo trovi nel pieno centro cittadino arrivando in periferia. Abusivismo.
Così senza essere vaghi e poco concreti ritrattiamo un caso che agli occhi dei cittadini di Taranto appare come il caso dei casi, tipo uno di quei casi che hanno dato a Roberto Giacobbo, conduttore del programma Voyager, grande popolarità: il mistero del Sacro Graal.
Taranto ha il suo Sacro Graal, ovvero una attività commerciale che decide di esporre e fare vendita nel bel mezzo della strada: sdraio da mare, materassi, oggettistica varia disseminata un po’ qua e un po’ là su via Mazzini angolo via Temenide.
Sono anni che le cose stanno così e pare che sia proprio impossibile restituire quella parte della città agli automobilisti e pedoni. Un modo di fare prepotente che dura da anni e che nessuno ad oggi è riuscito a scardinare. Solo meno di un anno fa il titolare in questione era stato costretto a liberare la zona dopo l’intervento della Polizia di Stato ma pare che il divieto sia durato poco perché la merce è ritornata per strada in un batter d’occhio.
Insomma, il messaggio è chiaro: quella zona di Taranto è di Alfonso ed è lui che la gestisce a suo piacimento e non c’è legge che tenga. La legge la fa lui e la stessa pare debba essere rispettata anche da chi indossa una divisa.
Parliamo di via Mazzini e via Temenide, vie centrali della città particolarmente trafficate. Per quella via durante una intera giornata chissà quante divise transiteranno. Adesso con l’apertura del nuovo Lidl le cose non si sono nemmeno tanto ridimensionate. La zona resta di Alfonso e nessuno può e deve permettersi di fiatare.
E il motivo di questo stato di cose sta proprio in alcuni messaggi arrivati in redazione, dopo la pubblicazione di alcune foto di via Mazzini e via Temenide, che testimoniano quanto può essere difficile intervenire in quella zona della città per ristabilire la legalità. Uno di questi messaggi, difatti, mette in risalto quanto pericoloso possa essere mettere il becco negli affari di questo commerciante.
Vero o non vero il dato di fatto è incontrovertibile: la’ è zona esclusiva di alcuni soggetti che fanno il buono e cattivo tempo con il benestare di chi è preposto alla vigilanza e al controllo della città.