Taranto – Emergenza sangue: donatori si presentano in massa ma il medico non c’è
MANDURIA – “Stamattina tra mille difficoltà abbiamo raccolto 38 SACCHE DI SANGUE. La pazienza che hanno dimostrato i nostri donatori è stata encomiabile, non troviamo le parole giuste per ringraziarli.”
Il post è apparso sulla pagina di Manduria Avis, domenica 29 gennaio, a causa dei disservizi vissuti dai donatori intenti a donare il sangue, che arrivati sul posto hanno dovuto aspettare quasi 2 ore per l’assenza del medico di reparto. Il messaggio continua spiegando il motivo di questa assenza: “La loro e la nostra pazienza è stata messa a dura prova dalla disorganizzazione dell’ASL, che aveva dimenticato di contattare il medico per la giornata di oggi…. ogni volta, a causa di questi disguidi, rischiamo di buttare in aria tutti i sacrifici che facciamo prima di ogni giornata di donazione, ma soprattutto rischiamo di perdere la disponibilità dei nostri donatori. Stamattina oltre dieci persone sono andate via, stanche di aspettare che arrivasse un medico… ci dispiace, ma le capiamo. Siamo ormai stanchi di metterci la faccia e di confrontarci con chi non vuole trovare una soluzione a questi problemi.“
A seguito di questa situazione, in assenza di un medico di reparto, quelli dell’Avis intanto minacciano le dimissioni:“Stiamo prendendo seri provvedimenti e se a breve non sarà nominato un medico fisso presso il centro emoteca dell’ospedale di Manduria noi dell’Avis saremo pronti a dimetterci in massa. Manduria non può essere il fanalino di coda di nessuno, vanno ripristinati i vecchi giorni infrasettimanali di donazione e va assunto un Dottore responsabile del reparto. Non siamo più disposti ad aspettare.”
L’emergenza sangue in Provincia ha evidenziato gli ulteriori limiti in cui versano le strutture sanitarie locali, alcune spogliate delle funzioni di Pronto soccorso e private dell’organico, riallocato – così come previsto dal Piano di Riordino Ospedaliero della Regione Puglia – in altri presidi ospedalieri.