Taranto – Ilva. Codacons: “Chiediamo evacuazione immediata del quartiere Tamburi.”
Mentre la III sezione del Tar di Lecce, presieduta da Enrico D’Arpe, ha rinviato ogni decisione in merito al ricorso al 6 marzo – “Preso atto della rinuncia alla richiesta di sospensiva del Dpcm che era stata notificata nei giorni scorsi da Comune e Regione, si sono occupati della eccezione presentata dalla difesa di Ilva che contesta la competenza territoriale della sezione leccese del Tar e ha chiesto che il procedimento venga spostato al Tar del Lazio.” (Fonte Ansa) – il Codacons, che il 27 dicembre scorso aveva parlato di iniziative clamorose in concomitanza con la prima udienza sui ricorsi pro e contro il Dpcm 29 settembre 2017 relativo al piano ambientale dell’Ilva, ha comunicato di aver promosso “un ricorso straordinario al Consiglio di Stato assieme a circa 40 vittime dell’inquinamento ambientale di Taranto, con cui si chiede l’annullamento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29.9.2017, anche nella parte in cui non ha previsto le misure necessarie al ristoro dei danni che i cittadini di Taranto hanno subito e continuano a subire per le emissioni e l’inquinamento causato dall’impianto Ilva. Proprio a tutela della salute degli abitanti di Taranto e dopo decine di “wind days” e chiusure delle scuole, il Codacons – e’ stato affermato – chiede l’evacuazione immediata del quartiere Tamburi e la collocazione dei residenti in sistemazioni sicure fino a che la situazione Ilva non sara’ risolta e l’inquinamento ambientale dell’area del tutto debellato”