E’ pugliese il nuovo talento italiano della cucina: intervista esclusiva a Solaika Marrocco, giovanissima rivelazione nazionale
A soli 22 anni conquista il tetto d’Italia in un prestigioso torneo, prima donna in assoluto nel riuscire in tale impresa.
Vero orgoglio di tutta la regione.
La Puglia da sempre affascina e conquista chiunque la visiti, per la grande ricchezza di monumenti, paesaggi, storia, e per le secolari tradizioni popolari. Una regione che ha dato i natali a personalità divenute celebri in tutto il mondo, tra cui Rodolfo Valentino, Domenico Modugno, Al Bano, o da cui provenivano le famiglie di famose star di Hollywood come Silvester Stallone, John Turturro e Joe Mantegna.
Una giovanissima ragazza della provincia di Lecce negli scorsi giorni ha portato la nostra regione a trionfare anche nell’arte culinaria, continuando la tradizione dei grandi chef pugliesi, che hanno contribuito a tenere sempre alto il prestigio della nostra cucina in Italia e non solo.
Lei si chiama Solaika Marrocco, 22 anni di Parabita, piccolo comune nella provincia di Lecce, ragazza dal carattere forte e combattivo, vincitrice lo scorso 6 Novembre del Premio Birra Moretti Grand Cru, prima donna in assoluto a raggiungere il tetto d’Italia in tale prestigiosissima competizione culinaria. Diventata capo chef nel Primo Restaurant di Lecce dopo soli due anni, ha trionfato nella rassegna iridata presentando un piatto tipico della tradizione leccese, i Turcinieddhi, involtini glassati alla birra, con marmellata di cipolla all’arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo.
Abbiamo intervistato Solaika, per ricevere da lei tutte le sue dichiarazioni ufficiali su questa grande vittoria, sui progetti futuri, e le sue considerazioni su tutta l’attuale situazione italiana della professione culinaria, da parte di una ragazza che a questa giovane età ha già scalato velocemente diverse tappe, raggiungendo in breve tempo vette notevoli di notorietà e di stima in tutto l’ambiente culinario italiano.
Ciao Solaika, sei la prima donna in Italia a vincere il prestigioso Premio Birra Moretti Grand Cru. Raccontaci i momenti più importanti di questa tua vittoria, e le tue sensazioni personali.
“Vincere questo premio per me è significato tanto. Quando mi hanno comunicato di essere tra i 10 finalisti ero molto contenta. Sapere di essere l’ unica donna in un concorso così importante mi ha riempito di orgoglio e mi ha dato la giusta carica. I momenti più importanti di questa vittoria sono stati diversi, ma quelli più significativi sono stati : l’arrivo al ristorante Lume , la vista del palco, il momento del servizio, quando ho descritto il piatto davanti alla giuria e naturalmente il momento della premiazione. Quest’ultimo sarà uno dei momenti che non dimenticherò mai nella vita.”
Quando è nata in te la passione per la cucina?
“La passione per la cucina nasce con me e ha preso forma tra le mura di casa grazie a mia mamma. Lei mi ha trasmesso un gran valore: cucinare è prima di tutto un atto d amore.”
Con te prosegue la grande tradizione culinaria pugliese, sempre apprezzata in tutta Italia e non solo: quali sono, a tuo avviso, i segreti alla base dell’arte culinaria del nostro territorio?
”Innanzitutto grazie per esser considerata una portavoce della nostra cucina, ne sono lusingata. La cucina del nostro territorio affonda le radici nella tradizione, ricca di materia prima ‘povera’ ma ricercata in quanto a qualità. Il segreto è farne tesoro e conoscerla a fondo.”
Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
“I miei obiettivi futuri sono anche quelli presenti ovvero continuare a fare al meglio quello che più amo fare ogni giorno, puntando al massimo. Continuando a conquistare la fiducia di ogni cliente.”
L’arte culinaria anche a livello mediatico ha riscontrato di recente un boom inaspettato di seguito. Trasmissioni televisive come Masterchef, Hell’s Kitchen o Topchef sono ormai un must per un pubblico sempre più vasto di telespettatori. Come può spiegarsi, secondo te, questo interesse sempre più crescente verso la professione culinaria, soprattutto da parte dei più giovani?
“Secondo me questo interesse sempre più crescente per questo mestiere nasce dal confondere ciò che si vede in tv da quello che è realmente il lavoro del cuoco. A conferma di ciò, molti ragazzi abbandonano questa strada dopo poco averla intrapresa. Sicuramente la tv è un validissimo canale per raccontare un mestiere tanto affascinante, quanto duro, ma si sa che vien tutto addolcito e che si tratta di racconti romanzati. La vita in cucina è tutt’altro. È un mestiere duro pieno di sacrifici che non tutti sono disposti a fare e che non tutti hanno le capacità di portare avanti.”
Vorresti rivolgere dei consigli in conclusione a tutti i giovani che vogliono avvicinarsi all’arte culinaria, e che vorrebbero fare strada in tale ambito?
“Ai giovani di oggi vorrei dire di cercare di capire il prima possibile quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Il tempo è denaro e in questo settore la soglia d’età degli chef di talento che dicono la loro si sta abbassando sempre di più. La ricetta è questa: passione, alzarsi per andar al lavoro con il sorriso è l ingrediente segreto. Poi tanta determinazione e voglia di conoscere, un pizzico di incoscienza ed alla fine una grande dose di umiltà.”
FOTO – AUT fotografia salento.