Taranto – Abbandonato da tutti e lasciato morire di fame.
MASSAFRA – Le foto parlano da sole: questo randagio, morto per denutrizione e probabilmente anche a seguito di qualche malattia contratta, è stato trovato così nella giornata di ieri, a Massafra.
Sulla vicenda grava l’incuria di molte persone e, ascoltando le diverse campane, non ci sentiamo di stabilire di chi sia stata effettivamente la colpa, lasciamo che i lettori traggano da soli le loro conclusioni.
Abbiamo avuto modo di farci raccontare questa storia da alcuni utenti che ieri, indignati e sconcertati, hanno postato le foto di questo epilogo terribile.
Inizialmente era stata una signora di Ginosa ed un’altra – che aveva notato dal bus sul quale viaggiava – ad allertare alcuni gruppi animalisti di Taranto e Provincia della presenza di questo randagio che si aggirava nel paese da circa un paio di anni.
L’utente che ha postato le foto, ci ha raccontato inoltre di essersi messo in contatto telefonico anche con la Polizia Locale: “La vigilessa mi ha riferito che non era stata presentata alcuna segnalazione per iscritto dai cittadini o volontari. I volontari riferivano che i vigili non intervenivano e pare avessero contattato anche un Assessore comunale. Nonostante segnalazione telefonica, nessuno fermava il cane, dunque non era possibile intervenire”.
Notando l’animale in evidente stato di denutrizione e abbandono, queste persone – secondo quanto riferitoci – avevano fatto presente della cosa alcune volontarie del posto che si erano prese l’impegno di accudirlo e provvedere a dargli da mangiare.
Un rimpallo di responsabilità, finito nell’inazione. Che ha avuto un’unica conclusione: il cane è stato trovato morto, ai piedi di un albero, in una via di Massafra.
Dal canto loro le volontarie si difendono sostenendo di aver fatto diverse segnalazioni alla Asl di Taranto, alla Polizia Locale e a i Carabinieri, a cui, però. non è seguito alcuno intervento.
La difficoltà – ci raccontava l’altra campana di questa storia – visti i pochi strumenti e mezzi economici, di potersi realmente occupare dell’animale.
Questo povero cane – e le foto ne testimoniano la sofferenza e la pena passata – raccontano la parte peggiore dell’essere umano.
Il fenomeno del randagismo è in crescita e secondo il censimento 2017 della Lav, (Lega anti-vivisezione) in Puglia sono 150 mila i randagi che mettono al mondo 50 mila cuccioli, di cui almeno 35 mila muoiono prematuramente.
Senza stabilire quanta percentuale di colpa in questa storia abbiano avuto i volontari, o i cittadini, oppure gli Enti preposti, la morte di questo povero animale resta, senza ombra di dubbio, un fardello che pesa sulle coscienze di tutti., nessuno escluso.