Bari/BAT – Chiuse le indagini sul tragico incidente ferroviario tra Andria e Corato
TRANI – Sono diciotto le persone indagate per il tragico incidente ferroviario tra Andria e Corato, nel quale persero la vita 23 persone e altre 50 rimasero ferite.
Le accuse formulate dal procuratore Antonino Di Maio e dai sostituti Michele Ruggiero, Alessandro Donato Pesce e Marcello Catalano sono, a vario titolo, quelle di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
Secondo la procura lo schianto è stato causato da un errore di comunicazione tra le due stazioni, tuttavia ci sono anche indagati per il sistema di sicurezza lacunoso.
Sono indagati i due capistazione, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, il capotreno Nicola Lorizzo, il dirigente del movimento Francesco Pistolato, i funzionari del Ministero delle Infrastrutture Virginio Di Giambattista e Elena Molinaro e gli allora dirigenti di Ferrotramviaria: Enrico Maria Pasquini, sua sorella Gloria, il direttore generale Massimo Nitti e il direttore di esercizio Michele Ronchi.