Taranto – Si ribalta un cellulare della polizia penitenziaria. L’OSAPP: “Urge un’inchiesta parlamentare”.
Bilancio: tre feriti (due agenti ed il detenuto), immediatamente soccorsi e condotti in codice rosso presso il vicino nosocomio “Perrino” a Brindisi. Al momento, uno degli agenti, versa ancora in gravi condizioni.
L’episodio, l’ennesimo, certifica – qualora non fosse chiaro e palese – la disastrosa condizione in cui versa il Corpo di Polizia Penitenziaria costretto all’utilizzo di mezzi oramai obsoleti e che compromettono l’ordinario esercizio posto al trattamento, alla custodia o al trasporto dei detenuti.
“Purtroppo le scorte della Penitenziaria, non da ora, devono fare costantemente i conti, oltre che con la fin troppo nota emergenza carceraria e la carenza dell’organico, anche con la fatiscenza dei mezzi spesso privi di quella ordinaria manutenzione o revisione che, secondo quanto stabilito dalle leggi dello Stato, dovrebbe essere garantita oltre che obbligatoria”. Ad affermarlo è il Delegato Regionale OSAPP, Lorenzo Matarazzo.
Gli fa eco il Vice Segretario Regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Ruggero Damato che torna a chiedere, con fermezza ed insistenza, l’istituzione di una Commissione Parlamentare d’inchiesta chiamata a far luce sulle criticità del sistema carcerario e dell’organismo che lo amministra (DAP).
“È solo grazie al senso dello Stato ed alla totale abnegazione degli agenti – dichiara Damato – se ad oggi vengono ancora garantiti i servizi cui il nostro corpo è preposto. Ma a che prezzo?”.
E conclude: “Torno, perciò, a chiedere maggiore attenzione da parte della politica e, ove possibile, chiedo un confronto pubblico con chi ci governa. Per molto tempo, infatti, si è rimasti sordi e ciechi rispetto alle istanze che da anni sono in attesa di ascolto. Ora la misura è colma”.