Taranto – Usb proclama lo sciopero e occupa la direzione Ilva. Fracesco Rizzo: ” Siamo stanchi di produrre acciaio, inquinamento e morti”.
TARANTO – Questa mattina il sindacato USB ha occupato la direzione dello stabilimento Ilva. Lo sciopero è stato indetto in concomitanza con l’incontro che si terrà oggi al MISEtra AM InvestCo Italia, i Commissari Straordinari Ilva e il Ministro Carlo Calenda. Questa la dichiarazione ufficiale di Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB:
“Abbiamo programmato 24 ore di sciopero, in concomitanza con l’incontro del MiSE per dire no alla nota di apertura di Arcelor- Mittal. Abbiamo chiesto ufficialmente che la nota venga ritirata. Non siamo disponibili a ragionare su esuberi, licenziamenti, scorporo di azienda e applicazione del Job act ai nuovi contratti di lavoro oltre che riduzione dei diritti acquisiti. Pretendiamo un abbattimento dei tempi di applicazione dell’AIA, l’introduzione del danno sanitario obbligatorio e l’applicazione di nuove tecnologie.
Siamo stanchi di produrre acciaio, inquinamento e morti. Questa secondo noi è una trattativa che il Governo tenta in tutti i modi di isolare. La presenza di Comune e Regione per noi è importante. Perché le istituzioni locali rappresentano tutta la cittadinanza. La vertenza Ilva non è riguarda solo sindacato e l’azienda. Le decisioni che verranno prese sui tavoli Ilva, sono decisioni che potranno modificare in meglio o in peggio la vita dei tarantini. Pretendiamo che ci sia una trattativa larga. Nessun lavoratore deve essere licenziato, i diritti acquisiti non sono in discussione, non deve esistere il Job Act e si dovrà dare rilevanza al discorso ambientale. Ciò che accade al quartiere Tamburi rappresenta vergognosamente ciò che lo Stato è stato incapace di fare rispetto a diritti sanciti dalla Costituzione: Diritto alla salute, tutela dell’ambiente e diritto del lavoro”