Taranto – Morto per aver difeso la figlia: 11 anni di carcere al fidanzato.
TARANTO – Fu omicidio volontario quello di Francesco Di Bello, accoltellato dall’ex genero il 18 agosto 2012 e che, in seguito alle ferite riportate, morì il 14 settembre dell’anno seguente.
Omicidio volontario, dunque, per Vito Cristella, 32 anni di Laterza – così avrebbe deciso il giudice per le udienze preliminari, Pompeo Carriere, dopo la riunione in camera di consiglio per il processo con rito abbreviato – condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione.
Il 18 agosto del 2012 a Laterza, durante un concerto, la ex fidanzata 17enne trascorreva la serata con alcune cugine quando venne raggiunta da Vito Cristella, in cerca di spiegazioni e di un riavvicinamento.
La conversazione degenerò e il ragazzo prese a minacciare la ragazza e a strattonarla, che spaventata riuscì a chiedere l’aiuto dei familiari, facendoli intervenire in suo soccorso. Arrivati sul posto i familiari intrapresero una discussione con Vito Cristella, che estrasse il coltello e colpì il padre della ragazza e due familiari di questa.
Il padre della ragazza – Francesco Di Bello, 50 anni – riportò diverse ferite e il suo aggressore fu rintracciato immediatamente dai Carabinieri che lo trassero in arresto con l’accusa di tentato omicidio. Tentato omicidio che si tramutò nell’accusa di omicidio, poiché Francesco Di Bello morì il 14 settembre del 2013 a seguito delle ferite riportate.