Brindisi- Sgombero dormitorio immigrati, “strenua resistenza contro scelte non condivise dai cittadini”
BRINDISI- Sgombero del dormitorio comunale di Via Provinciale San Vito entro il 30 di settembre. L’edificio che ne può accogliere appena 80 attualmente è dimora di poco più di duecento immigrati impiegati saltuariamente come lavoratori agricoli e deve essere ristrutturato e bonificato. Le condizioni igieniche all’interno sono pessime. A darne notizia dello sfratto il Comune di Brindisi. Quindi gli occupanti avranno fino a questa data per trovare nuovo alloggio, magari supportati nel compito dalle iniziative della Caritas Diocesana che apre per l’occasione uno sportello informativo. Per alcuni immigrati che ne fanno richiesta sarà eventualmente possibile ritornare nella propria terra d’origine, attraverso alcune iniziative dell’amministrazione.
Intanto la notizia suscita gli interrogativi di “UGL” Ercole Saponaro; “Movimento+39” Massimo Ciullo; “Periferia” Massimilano Oggiano; “Proiezione Futuro” Gianluca Alparone; “Riva Destra” Massimiliano De Noia, firmatari della seguente nota che pubblichiamo interamente:
“La notizia dell’imminente sgombero del dormitorio di via provinciale San Vito impone alcuni quesiti utili a prevenire i problemi piuttosto che crearli- fanno sapere- 1) innanzitutto, chi ha consentito in questi ultimi anni che nel dormitorio potesse essere accolto un numero così elevato di migranti, superiore alla capacità consentita da quella struttura?
2) di chi è la competenza in materia, sia per la specifica gestione del dormitorio sia dei migranti accoglibili anche in termini numerici?
3) chi è responsabile di questa gravissima situazione, il governo attraverso la prefettura o il comune?
4) se tutto ciò fino ad oggi è avvenuto nel rispetto della legalità, allora perché spostare i migranti a fine settembre? E se, invece, la situazione non era legittima chi risponderà di tale stato di illegalità, anche sotto il profilo dei danni, della quantità e qualità delle risorse impiegate e dei costi di bonifica del sito?
5) infine, per quanto di competenza in capo alle diverse istituzioni, il comune e la prefettura, visto che hanno stabilito una data di sgombero ravvicinata, il 30 settembre, dicano chiaramente ai brindisini dove vogliono allocare così tanti migranti.”
Concludono: “Orbene, se qualcuno, in preda ad un delirio collettivo filocommissariale, pensa che la decisione potrà essere presa in spregio alla volontà dei residenti dei vari quartieri interessati, allora non ha ben compreso che verrà opposta una strenua resistenza verso tutte quelle scelte non condivise dai cittadini italiani di brindisi. Nessuno sconto, ne’ a prefetti ne’ a commissari ne’ a subcommissari.”