Brindisi- Alla fermata dell’autobus con un bagaglio sospetto, intervengono i militari
Si è concluso con il sequestro di un chilogrammo di marijuana uno dei tanti servizi finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati concernenti il traffico e l’uso di sostanze stupefacenti messo in atto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi. Teatro del controllo, il capolinea degli autobus che collegano il capoluogo con le province della Sicilia.
Tra le decine di viaggiatori che si accingevano a prendere posto sui torpedoni, i militari avrebbero adocchiato un uomo che trascinava un grosso trolley di colore nero.
Il giovane, Arben FASKO, 25 anni, di origini albanesi, avrebbe continuato a manifestare evidenti segni di nervosismo anche quando è stato sottoposto al controllo di routine dei documenti. Al termine del controllo sarebbe spuntato fuori un involucro, in cellophane nero assicurato da nastro da imballaggio, come quelli con cui sono da sempre confezionati quintali di droga proveniente proprio dal Paese delle Aquile.
Il controllo si sarebbe esteso quindi anche agli accompagnatori dell’uomo, che – privo di qualsivoglia documento che ne attestasse la residenza in Italia – ha dichiarato abitare in un piccolo Comune del basso Salento. L’identità dei due, un uomo ed una donna, C.C., 28 anni, con piccoli precedenti di polizia, e L.C., di 35, hanno reso necessari ulteriori accertamenti, che comunque hanno dato esito negativo, perché entrambi riconducibili ad una vecchia conoscenza delle Forze di Polizia, nota anche per reati concernenti le sostanze stupefacenti.
La loro posizione, nel frattempo, è stata rimessa al vaglio della Procura della Repubblica, alla quale sarebbero stati denunciati entrambi, in stato di libertà, per concorso nella detenzione ai fini di spaccio. La droga, invece, in attesa degli esami peritali che saranno disposti dall’Autorità Giudiziaria, è stata sequestrata, mentre Arben FASKO, al termine delle formalità di rito, è stato associato nella notte alla casa circondariale di via Appia, ove rimarrà in attesa dell’interrogatorio di garanzia, nel corso del quale avrà modo di fornire al Giudice le proprie spiegazioni in ordine alla detenzione della marijuana.