Taranto – Portare la borsa frigo in spiaggia potrebbe avere un sovrapprezzo. Ecco dove e perchè.
Quanti preparano cibi e bevande da portare nella borsa termica, durante le lunghe giornate di relax al mare? Da ora in poi, alcuni gestori di Marina di Pulsano e Castellaneta Marina, potrebbero far pagare un sovrapprezzo.
Il motivo? Considerato l’abbandono dei rifiuti in spiaggia, i gestori vorrebbero disincentivare i clienti dei lidi alla pratica del pranzo “al sacco”, visto che questo comporterebbe difficoltà per la raccolta differenziata dei rifiuti da parte dei gestori.
Far pagare un sovrapprezzo aggiuntivo rispetto al servizio di lettini e sdraio, sembrerebbe essere una strategia plausibile per evitare che venga introdotto il cibo dall’esterno.
Di fatto a Pulsano, nella giornata di oggi 1 agosto, è stata posizionata una EcoMobile dedicata proprio alla raccolta differenziata. Al suo interno, dalle 9:30 alle 13, le facilitatrici ambientali hanno risposto alle domande dei cittadini sulle buone pratiche alla base della raccolta differenziata.
Nel pomeriggio, la sensibilizzazione sta proseguendo anche sulle spiagge, con la campagna #ilnostromareilnostrofuturo in collaborazione con Cisambiente (Confederazione Imprese Servizi Ambiente). Verrà infatti distribuito un volantino informativo ai bagnanti di lidi pubblici e privati per promuovere le regole dell’ecosostenibilità anche a mare, per vivere le vacanze in maniera responsabile. Qualche esempio: evitare schiamazzi, non lavarsi in mare con detergenti, non gettare rifiuti in acqua o sulla sabbia, etc.
Questa iniziativa è promossa da Ercav ed Assessorato all’Ambiente del Comune di Pulsano, e fa seguito alle giornate di sensibilizzazione in Piazza Castello e negli istituti scolastici degli scorsi mesi.
“I rifiuti abbandonati sulla spiaggia, oltre ad essere un enorme danno ambientale -commenta il consigliere comunale delegato all’ambiente, Francesco Lupoli – sono per di più un danno economico poiché’ tale tipologia di rifiuti (che incide sul 30% circa della produzione totale per anno) viene smaltita a spese dell’intera comunità. Di qui la necessità e l’invito a conferirli nel modo corretto per salvaguardare il nostro bellissimo mare senza intaccare le nostre risorse”.