Brindisi- Sigilli al “tesoretto” di Totò Riina, sequestri anche nel brindisino
Imposti i sigilli al tesoretto di Totò Riina. I Carabinieri del Ros coadiuvati da quelli del Comando Provinciale di Palermo e Trapani hanno sequestrato oltre un milione e mezzo di euro al capo di Cosa Nostra e al suo nucleo famigliare e che riguarderebbero 3 società, una villa, 38 rapporti bancari e numerosi terreni. Nelle province di Lecce e Brindisi il sequestro ha riguardato beni intestati al genero di Salvatore Riina, consistenti in aziende operanti nella vendita al dettaglio di autovetture che, secondo le risultanze investigative patrimoniali, sarebbero state costituite con proventi di presunta derivazione illecita.
L’inchiesta è nata da uno squilibrio tra i redditi dichiarati negli anni da Riina e dai suoi congiunti e il loro reale patrimonio. Secondo gli inquirenti “è emersa la significativa e continuativa disponibilità di denaro contante della famiglia, ed in particolar modo della moglie la quale, malgrado i molteplici sequestri di beni mobili subiti nel tempo ed a fronte dell’assenza di redditi ufficiali, è riuscita a emettere nel periodo 2007-2013 assegni per un valore di oltre 42.000 mila euro a favore dei congiunti detenuti”.