Brindisi/Taranto- Tecnomessapia, avviata la procedura di licenziamento per 177 dipendenti. Annunciata nuova protesta.
La ragionevole paura dei metalmeccanici di Tecnomessapia di essere licenziati a causa dei nuovi tagli all’indotto adesso è scritta nero su bianco e diventa concreta. L’azienda, ditta cegliese che opera nel settore aeronautico da un ventennio, ha presentato oggi in Confindustria una comunicazione di avvio della procedura per licenziamento collettivo fatta pervenire anche alla Regione.
177 sono i dipendenti che dal 1 luglio potrebbero essere allontanati dalla produzione dell’azienda che ha lavorato in regime di mono-commessa per Leonardo Spa a causa di un “completamento delle commesse” e dalla mancanza di nuove acquisizioni che possano giustificare il mantenimento della forza lavoro.
“La scrivente- si legge nel documento- si trova nella necessità di ridurre il personale nella misura di n° 177 dipendenti, di cui 149 operai, 24 impiegati e 4 quadri, tutta la forza lavoro che è parte integrante della presente. La situazione di eccedenza si è venuta a creare a seguito del complessivo completamento di tutte le commesse di lavoro, della contestuale mancata acquisizione di nuove attività, dovuta anche all’attuale politica di contenimento degli affidamenti a ditte fornitrici/appaltatrici da parte del nostro principale cliente Leonardo.”
“In tale situazione di totale assenza di carichi di lavoro e non prevedendo nel breve e medio termine acquisizioni di attività lavorative,- si continua- l’impresa non è in grado di ricorrere a misure idonee ad evitare i licenziamenti o a misure alternative agli stessi, per assenza dei requisiti di legge”.
Intanto, proprio in questi giorni, è raddoppiata la fatica dei lavoratori a rischio di far sentire la loro voce con scioperi e proteste, anche attraverso le rappresentanze sindacali e le istituzioni politiche. A lottare per il diritto al lavoro dei dipendenti ex Alenia e quindi trovare una giusta mediazione, sono scesi in campo parlamentari e consiglieri come il Presidente della Provincia di Brindisi, nonché sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, che con il suo consiglio comunale sarà impegnato proprio in un monotematico su questa vicenda, l‘Onorevole Ciracì, il Sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli e i Senatori Curto e Iurlaro. Nonostante i proclami però niente sembra essere mutato, tutt’al più si procede con la sofferta risoluzione dei contratti che sarà il guaio di numerose famiglie.
“Adesso non c’è più tempo per tergiversare,- si legge in una nota del Senatore Iurlaro- A breve scatteranno mobilità e licenziamenti, i cui procedimenti sono già iniziati. La settimana scorsa ho portato la mia solidarietà ai lavoratori di Grottaglie e continuerò ad essere al loro fianco finché la questa situazione non sarà risolta”
Al procedimento di licenziamenti l’USB di Taranto, insieme ai lavoratori coinvolti, “chiede che Leonardo si faccia carico di dare continuità al lavoro di queste persone anche attraverso la internalizzazione nel grande gruppo industriale pubblico dentro lo stabilimento che nacque grazie ai contributi delle istituzioni locali.”
“Su questa proposta- comunica una nota dell’Unione Sindacale di Base di Taranto- si farà una prima iniziativa di presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Grottaglie il prossimo giovedì 29 giugno dalle ore 7 e 30”