Taranto – Processo “ALIAS”, clan D’Oronzo/De Vitis: chiesti 140 anni di carcere.
Ha parlato ieri il P.M. Alessio Coccioli, nel maxi processo antimafia di secondo grado “Alias”, di fronte al collegio presieduto dalla Dr.ssa Patrizia Todisco, con un intervento durato 5 ore, in cui ripercorre le tappe del Clan capeggiato da Orlando D’Oronzo e Nicola De Vitis, che a partire dagli anni ’90 aveva insanguinato Taranto nella guerra tra Clan.
Durante l’intervento ha ricordato il sodalizio di D’Oronzo e De Vitis con Antonio Modeo, nella lotta contro i suoi fratelli, giunto al suo apice con l’uccisione della madre dei fratelli Modeo, Cosima Ceci, per cui Nicola De Vitis venne condannato a 25 anni di reclusione.
Nell’intervento di ieri Alessio Coccioli racconta dei contatti dei due con la malavita tarantina, della ramificazione del clan all’interno del tessuto criminale non solo tarantino, ma anche dei contatti malavitosi in Sardegna, Calabria, Sassari, Brindisi, Matera, nonchè dei personaggi “ponte” utilizzati nel territorio veronese durante il loro obbligo di soggiorno, con la loro ripresa delle attività ad un basso profilo, a scarcerazione avvenuta nel 2012.
Il P.M. Alessio Coccioli per tutti i motivi elencati durante il suo intervento di ieri nel Tribunale di Taranto, ha quindi chiesto 32 condanne per un totale di 140 anni di reclusione, per i componenti del Clan.