Taranto, omicidio Ciro Piccione – “La mia mamma ha un amante va da lui e digli di sparire”
Scopre che la madre ha un amante e manda il fidanzato a minacciarlo di lasciarla andare, ma purtroppo finisce in tragedia. Rosa Palmieri, di San Giorgio Ionico (Taranto), è andata su tutte le furie dopo aver scoperto la relazione clandestina della mamma, e ha chiesto al suo fidanzato di affrontare l’uomo e dirgli di lasciare in pace la sua futura suocera.
Valeria, ha 47 anni, e l’amante, Ciro Piccione, 29. Salvatore Mele, 29 anni, operatore ecologico, interviene per amore della sua fidanzata. I due per diverso tempo si chiamano e scambiano messaggi, in modo anche molto aggressivo, fino a quando non decidono di incontrarsi e chiarire le cose faccia a faccia ed è in quella occasione, come riporta anche Giallo, che si consuma il dramma. «Devi smetterla di vedere la madre della mia fidanzata!». Ciro, che è sposato e padre di due figli, non ne vuole sapere», avrebbe detto Mele secondo la ricostruzione degli inquirenti, ma alla risposta di Piccione: «Non ci penso nemmeno», Salvatore afferra una pistola con cui spara due colpi all’addome al coetaneo uccidendolo. Mele scompare dalla scena del crimine e getta l’arma in mare, quando poi un passante nota il cadavere avverte la polizia che dà il via alle indagini. Ad incastrare il giovane è il cugino della vittima che racconta di una relazione con una donna più grande di lui, sposata, e aggiunge che sapeva che si sarebbe dovuto in contrare con il fidanzato della figlia di lei. Facilmente gli agenti risalgono a Rosa che confessa: «Sì, ho dato il numero di telefono di Ciro Piccione al mio fidanzato. Gli ho detto che doveva chiamarlo per convincerlo a lasciare in pace mia madre, non volevo che la rivedesse più». Salvatore prova a difendersi dicendo che la sua è stata legittima difesa, che l’arma era in realtà di Piccione. Ma gli inquirenti non gli credono e in attesa che si svolga il processo Salvatore è stato messo in misura cautelare in carcere a Taranto. FONTE Leggo