Taranto – Si candida, fa pubblicità elettorale su emittente locale e non paga. Condannato
Condannato in primo grado dal Tribunale di Taranto 1^ sezione penale ad un anno di reclusione, oltre alla multa di 600 euro, il pagamento delle spese processuali, l’imputato Ferdinando Pinto, ritenuto colpevole di essersi procurato, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante artifici e raggiri, ingiusto profitto consistente nell’erogazione, in occasione delle elezioni politiche 2013, di pubblicità televisiva (messaggi pubblicitari e trasmissioni autogestite) da parte delle emittenti televisive TBM e Super 7. Avrebbe indotto in errore gli amministratori delle due società televisive in merito alla sua solvibilità e comunque all’intenzione di adempiere agli obblighi di pagamento, dapprima offrendo di garantire il credito con fideiussione bancaria che non è stata poi prestata e successivamente ricorrendo all’espediente di inviare ai creditori copia di un bonifico che affermava di aver ricevuto al fine di comprovare la disponibilità da parte sua delle somme con le quali eseguire il pagamento. L’imputato Pinto, inoltre, è stato condannato al risarcimento in favore delle parti civili dei danni materiali e morali ammontanti a 104 mila euro per TBM e 20.800 euro per Super 7.
Tale condanna a Ferdinando Pinto va ad aggiungersi a quella già a suo carico del maggio scorso, allorquando il Tribunale di Taranto 2^ sezione penale lo condannò in primo grado a sei mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e una multa di 400 euro, poiché ritenuto colpevole con l’altro imputato Domenico Faticoni, del rato di truffa in concorso ai danni della società TBM.