Taranto – Volano gli stacci tra Tamburrano e Azzaro: “Abile demagogo e populista dell’ultima ora”
“E’ alquanto singolare che il mio vicepresidente non più eletto alla Provincia dagli stessi suoi compagni di partito possa con sottile demagogia e falsità ribattere ad alcune considerazioni in risposta alla mia intervista di qualche giorno fa. Credo di poter affermare con più forza che non si sia accorto nessuno, nemmeno il suo partito che lo ha designato di aver fatto il vicepresidente di questa amministrazione.
Abile demagogo e populista dell’ultima ora vuole sporcare l’operato da me svolto e da tutti i miei colleghi consiglieri portando all’attenzione il caso Vergine che non ha votato e di cui non ha capito nemmeno l’importanza della bonifica, creando dubbi ed altro.
Credo, dopo aver visto il suo operato al Comune di Taranto, anche lì alquanto impercettibile, che sia un know how della sua persona quello che gli permette, dopo dieci anni di sostegno a Stefàno, di poter essere uno dei candidati sindaco.
Urlo a tutta la città di non commettere questo errore! I cittadini di Taranto devono sapere che quando ci sono problemi da risolvere, vedasi il caso Paisiello, Azzaro è risultato assente.
Invece la verità sta proprio nel ruolo che gli ho concesso, delegato al CIS e al MISE, poco chiaro, tanto torbido nel coinvolgere tante imprese per poi scoprire che è stato un bluff e che nulla è stato ancora finanziato.
Sempre in area di verità, rivolgendomi a tutta la città e agli iscritti del PD, voglio dire che Azzaro è venuto a chiedermi la permanenza in tale ruolo. Voleva forse completare l’opera?
Gli ho ricordato di non essere stato eletto, forse ha bisogno dell’elezione a consigliere per essere rassicurato sulla sua situazione lavorativa…
Non sono abituato a far giochi al massacro degli avversari, non lo reputo neppure tale.
Come se non bastasse, mentre era vicepresidente, organizzava con gli amici del suo partito pareri risultati inutili presso il Ministero per defenestrarmi usando i poteri forti, così come molto spesso usa fare.
Ma io, i suoi poteri forti, li ho vinti portando alla Provincia, a differenza da quella guidata in passato dallo stesso Azzaro, una autonomia oggi invidiatami.
Sempre continuando nelle verità, ambito poco conosciuto da Azzaro quello di dire la verità o conoscere bene i fatti, a Massafra il suo partito alle ultime lezioni ha conseguito, anche per colpa del suo operato, il risultato più basso di tutta Italia, non superiore al 6%, mentre il centrodestra, nonostante si sia spaccato e abbia perso le elezioni, ha comunque conseguito il 60% dei voti.
E il sottoscritto è stato il più suffragato del paese.
Chiudo con un appello a tutti i cittadini di Taranto: non votatelo perché data la inconsistenza degli anni passati, che credo replicherà anche in futuro, a Taranto un candidato simile non serve proprio!
Auguri ex Vicepresidente!”
Martino Tamburrano, presidente Provincia di Taranto