E’ morto Leone di Lernia, icona della comicità pugliese entrato nelle case di tutti gli italiani
“Un male incurabile l’ha portato via, ma non ha portato via il suo spirito che rimarrà nei nostri cuori. La famiglia Di Lernia ringrazia tutte le persone che l’hanno amato e i suoi fans. Grazie di essere esistito. Ti amo Davide””. Così è stato dato l’annuncio della scomparsa di Leone di Lernia, 79 anni, venuto a mancare stamane nella sua abitazione di Milano. Nel corso della puntata odierna dello “Zoo di 105” Marco Mazzoli ha annunciato che il comico stava da tempo combattendo contro un tumore al fegato.
Nato a Trani, abbandonò la Puglia alla volta di Milano per cercare di imporsi sulla scena comica. Negli anni’ ottanta cominciò ad essere un volto conosciuto della tv, cominciando a diventare presenza fissa alle spalle degli inviati allo Stadio San Siro di Quelli che il Calcio. Negli anni novanta Leone di Lernia diventò un personaggio onosciuto a livello nazionale sia per la sua partecipazione al programma radiofonico “Fausto Terenzi Show” su Radio Montecarlo che per il successo delle sue celebri cover in dialetto barese. Nel 1997 si candidò al finco di Giancarlo Cito come capolista di Azione Meridionale alle Elezioni di Comunali di Milano, ottenendo pochi consensi. Nel 2006, ha partecipato come concorrente al reality show L’isola dei famosi Honduras.
Sicuramente la trasmissione radiofonica che resterà indissolubilmente legala a Leone di Lernia sarà lo “Zoo di 105”. Sono stati proprio i suoi ex colleghi del programma a tributare il saluto più accorato e sentito a Leone. Marco Mazzoli, scrive: “Quando io e Fabio siamo andati in ospedale a trovarlo, i medici e i famigliari ci avevano detto che il male era in stato avanzatissimo e che aveva pochi mesi! In quel momento, io e Fabio, siamo esplosi in un pianto infinito! L’unica speranza era che il suo corpo tenesse duro e potesse affrontare la chemio, ma come faceva a rimettersi?? Appena ha visto telecamere, tutta l’attenzione su di lui, ha tenuto botta e si è goduto gli ultimi giorni di notorietà! Lui era così, viveva per la tv e la radio, apparire era la sua gioia, essere riconosciuto, la sua aria!
Sabato sera ha voluto che io e Wender andassimo a cena da lui, voleva stare con quelli con cui ha inizato Lo Zoo nel 1999, come se volesse chiudere il cerchio! Sembrava in forma, sembrava pieno di vita, ma la notte ha avuto un tracollo e la mattina successiva mi ha inviato (con fatica) un messaggio vocale in cui diceva che si sentiva debole e che forse sarebbe venuto in radio il giorno dopo, ma quello è stato l’ultimo messaggio da lucido!
Mi mancherai tantissimo amico mio, lascerai un vuoto nella vita di tutto noi, eri un ragazzino, con una carica assurda! Eri sempre di buonumore e riuscivi a farci ridere anche in circostanze assurde! Eri un amico, un fratello, un collega, un nonno e un vecchio di merda!
Ora vai, sali in cielo e insegna al paradiso i tuoi “auz”, “Addavadai”, digli che “non succedeee nientttt”!Ti voglio bene! Tuo Figliastro Mazzoli”.
Anche Paolo Noise ha tributato un saluto a Leone di Lernia:” Una carriera intera… con te sempre a ronzarmi nelle orecchie, siamo esplosi! Abbiamo fatto un’epoca assieme! Sono diventato un uomo e poi un professionista, mi sono sposato, ho sofferto, ho gioito, sono caduto e mi sono rialzato… e tu eri li a rompermi i coglioni ogni giorno! Ed ora che non lo farai più, ascoltare la tua voce sintetica in un hard disk mi sta straziando. Ti voglio bene leo! Ovunque tu sia…”