Brindisi- Dimissioni, sfiducia e rinvii decisionali, BBC: “Ecco il punto della situazione”
Riportiamo di seguito un comunicato diffuso da Brindisi Bene Comune riguardante le ultime vicende amministrative della città di Brindisi:
“FACCIAMO IL PUNTO
Molte cose sono state dette e scritte su quanto accaduto ieri, sicuramente una bruttissima pagina della politica brindisina.
Per questo facciamo il punto.
Ieri 24 gennaio alle 12 era convocata la conferenza dei capigruppo per decidere del consiglio comunale con argomenti importanti.
Abbiamo proposto di tenere due consigli comunali: il primo il 30 gennaio per Multiservizi e rottamazione cartelle tributi e il secondo il 13 febbraio per la mozione di sfiducia.
La maggioranza nella persona del consigliere Luciano Loiacono, riteneva che la mozione sulla Multiservizi potesse essere affrontata soltanto dopo il voto sulla mozione di sfiducia. Una posizione francamente inqualificabile perché legava il destino di centinaia di famiglie dei lavoratori BMS, al tentativo di risolvere le beghe interne dell’amministrazione Carluccio. A seguire c’è stata una discussione accesissima che si è conclusa con l’abbandono da parte dei rappresentanti della maggioranza, eccetto i Cor.
Questa decisione di impedire la discussione sulla multiservizi il 30 gennaio e posticiparla alla votazione sulla sfiducia, ha rafforzato la nostra intenzione di procedere alle dimissioni immediate, per evitare giochetti di questo tipo a nostro avviso inqualificabili.
In quel momento eravamo 16 consiglieri, in quanto Palazzo, per problemi di salute (purtroppo veri), non poteva raggiungerci.
Decidiamo tutti insieme di incontrarci alle 17 nell’ufficio del consigliere Palazzo, alla presenza del notaio Braccio per raccogliere le firme delle dimissioni.
Arrivati all’appuntamento, presenti tutti e 15 i consiglieri di opposizione e i 2 consiglieri Luperti e Rollo, Mauro D’Attis ha chiesto ai giornalisti di uscire perché voleva discutere della possibilità di sfiduciare la sindaca dopo il 25 febbraio, per evitare le elezioni a giugno e rinviarle al 2018.
Parte una discussione che vede posizioni differenti tra le due opzioni e ritorna la possibilità di ricorrere al voto di sfiducia in consiglio comunale il 13 febbraio.
Purtroppo la discussione assume i toni da riunione di condominio piuttosto che quelli consoni ad un confronto politico, con accenti e toni sempre più alti fino alla rottura. Rottura voluta e provocata ad arte? Non lo sappiamo e francamente ci interessa poco, essendo noi intenzionati a chiudere al più presto l’esperienza politica Carluccio.
Al termine di questa giornata lunga, anzi lunghissima arriva una nuova proposta: rivediamoci alle 19, di oggi mercoledì 25 gennaio, per prendere una decisione definitiva.
Noi continueremo ad esserci, la nostra posizione non cambia, speriamo non ci siano ulteriori balletti.
La città chiede di essere liberata, per questo continueremo a lavorare.
Giuseppe Cellie, Riccardo Rossi
Brindisi Bene Comune – Sinistra per Brindisi