Taranto – Omicidio Axo, accolto il rito abbreviato per i fratelli Bruno. A fine udienza “volano” le mani e parole pesanti tra i familiari. Necessario l’intervento dei carabinieri
Omicidio premeditato. Questa l’accusa che pende nei confronti di Antonio e Francesco Bruno, i due fratelli per i quali il Pubblico Ministero Maurizio Carbone ha chiesto il rinvio a giudizio.
I fratelli Bruno sono accusati di aver ucciso a colpi di pistola Giuseppe Axo, lo scorso febbraio, presumibilmente in seguito a vecchi rancori. Pare che tra la vittima e i due fratelli vi fu una violenta lite qualche giorno prima dell’omicidio.
Axo fu colpito da cinque colpi alla schiena e alle gambe. Durante i primi interrogatori Antonio Bruno avrebbe confessato di aver sparato ad Axo, incontrato casualmente, poiché questi in più occasioni avrebbe aggredito lui e suo fratello Francesco.
I due fratelli si sono presentati quest’oggi dinanzi al GUP Pompeo Carriere per l’udienza preliminare presso il tribunale di Taranto.
In tutto si sono costituite 4 parti civili, i genitori di Giuseppe Axo, la sorella e la moglie.
L’avvocato Maria Letizia Serra, del foro di Taranto, ha chiesto per i fratelli Bruno il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica per Antonio Bruno e l’audizione del medico legale, il quale si è occupato dell’autopsia di Giuseppe Axo. Richieste accolte entrambe dal Gup Carriere.
Tutto, quindi, rinviato per il conferimento dell’incarico allo psichiatra e per l’audizione del medico legale per il 9 gennaio.
A fine udienza si sono vissuti momenti di grande confusione in aula quando tra le due famiglie, Axo e Bruno, sono “volate” parole pesanti e le mani. Sono intervenuti i carabinieri che hanno riportato alla calma e all’ordine i coinvolti. Tutto verbalizzato dal Gup il quale ha chiesto un rafforzamento delle forze dell’ordine per le prossime udienze.