News dall’Italia – La Cassazione conferma definitivamente l’ergastolo per Samuele Caruso: uccise l’ex fidanzata nel 2012 perché si rifiutò di continuare il loro rapporto
Nella giornata di ieri la suprema Corte di Cassazione si è espressa sulla sorte di Samuele Caruso, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Carmela Petrucci nel 2012, rigettando il ricorso presentato dai suoi legali, e condannandolo alla pena dell’ergastolo, mettendo la parola fine a questa brutta vicenda. L’ennesima vittima della gelosia maschile, che ha trovato questa volta giustizia. Tutto iniziò alcuni anni fa a Palermo, nel 2012: il giovane, allora 22enne, non riusciva ad accettare che la sua fidanzata, allora 17enne, lo avesse lasciato e non volesse ritornare con lui. La mattina del 19 ottobre di quell’anno aspettò il suo rientro da scuola nell’ingresso del palazzo dove la giovane abitava, e al suo arrivo la colpì mortalmente alla gola con un coltello, ferendo gravemente anche sua sorella Lucia, che si trovava con lei in quel momento. Il giovane venne arrestato pochissimo dopo, mentre cercava di salire su un treno nella stazione di Bagheria. Il carcere a vita era stato già confermato negli altri gradi di giudizio per il giovane, che confessò subito l’omicidio, e che nel corso degli anni ha tentato anche di chiedere perdono ai familiari e alla sorella di Carmela per quello che aveva commesso. Inutili anche le richieste avanzate dai suoi legali nel corso dei giudizi di ottenere la seminfermità mentale del loro assistito, la prima sezione della Corte di Cassazione si è espressa definitivamente ieri pronunciando la sentenza di ergastolo per il giovane. Omicidio premeditato aggravato da futili motivi. La parola fine su questa triste vicenda.