Taranto – A caccia con armi modificate. Denunciati 3 cacciatori
Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Martina Franca, nel corso di un operazione antibracconaggio per la caccia la cinghiale eseguita nel fine settimana, hanno sorpreso tre cacciatori che esercitavano la caccia con arma non ammessa dalla Legge 157/92, in quanto priva di riduttore di colpi. In particolare, le armi in possesso dei cacciatori potevano contenere nel caricatore più di due cartucce, a differenza di quanto previsto dall’art. 13 della legge sulla caccia, per la quale l’attività venatoria è consentita, con l’uso del fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce.
Ai cacciatori che hanno modificato le loro armi per avere più colpi a disposizione per abbattere la fauna selvatica, sono state sequestrate penalmente le armi e le munizioni in loro possesso e tutti e tre sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.
Tale servizio costituisce prosecuzione di una più ampia attività antibracconaggio per la salvaguardia della fauna selvatica e delle aree protette avviata già dal mese di settembre dal Comando Provinciale del CFS di Taranto in tutta la provincia, ove il bracconaggio è divenuta una pratica abbastanza frequente.