Foggia – La crisi dell’ospedale di Cerignola “Tatarella”. Rischio chiusura?
Situazione ormai da tempo vicina al collasso per l’ospedale “Tatarella”. Una questione che si protrae ormai da anni, e di cui a risentirne sono come sempre i cittadini. Si assiste da tempo a una continua riduzione del personale presente nel nosocomio, aggravata dall’abbandono verso altre strutture dei primari di alcuni importanti reparti, come nel caso di cardiologia. Altri invece sono prossimi a lasciare la struttura per limiti d’età. Cronica poi la mancanza di specifiche figure, come gli anestesisti, fondamentali per ogni tipo di intervento. La ridotta presenza di personale in quasi tutti i reparti , unita agli altri problemi già visti, genera liste d’attesa infinite per gli interventi. Come se non bastasse, anche episodi di furti e aggressioni al personale medico si sono verificate di frequente nella struttura. Da ciò ne è conseguita una sempre minore fiducia da parte dei cittadini di Cerignola verso il proprio ospedale, e ne è derivato il ricorso alle altre strutture delle altre città, anche non molto vicine. Anche nella non lontana San Ferdinando, si preferisce ormai sempre più recarsi ad altri ospedali , come quelli di Barletta e Andria. A nulla sembrano serviti i giusti appelli a trovare una soluzione, rivolti alle istituzioni Locali, alla Regione Puglia, da parte di alcuni esponenti politici, di alcuni comitati, o da parte della sezione locale del Tribunale del malato. Tutto è fermo, e una soluzione non si vede. Cosi si rischia davvero la chiusura.