Taranto – Operazione “Città Nostra”, il boss Di Pierro sapeva del blitz. L’ultimo desiderio: «Qualcheduno deve chiudere gli occhi per sempre»
«Qualcheduno deve chiudere gli occhi per sempre. Io lo voglio sapere perché me ne devo andare in galera contento…». Queste le parole del boss tarantino Cosimo Di Pierro ascoltate grazie una “cimice” posizionata dalla Polizia di Stato. Di Pierro, sottoposto a fermo il 21 giugno con altri 34 pregiudicati affiliati ai clan Diodato e De Pascali, come si apprende dalle numerose intercettazioni ambientali, sapeva di un imminente blitz delle Forze dell’Ordine. Ma l’ultimo suo desiderio prima di essere arrestato era quello di ammazzare qualcuno. Queste parole avrebbero portato il GIP Patrizia Todisco a convalidare i 35 fermi del 21 giugno.
Le intercettazioni evidenziano la preoccupazione del Di Pierro ed i suoi uomini che sanno che a breve verranno arrestati. Così uno dei fidi del capoclan parla di nascondere la sua pistola per evitare che venga trovata nel corso delle probabili perquisizioni. Ed è a questo punto che interviene il boss che parla della sua intenzione: «Mi devo togliere l’ultimo desiderio. Qualcheduno deve chiudere gli occhi per sempre. Io lo voglio sapere perché me ne devo andare in galera contento…». Parole che sottolineano la pericolosità sua, spiega il gip, ma anche quella dei suoi complici.
Di Pierro avrebbe predisposto l’allestimento di un nascondiglio, un bunker, per sottrarsi agli arresti domiciliari.