Brindisi- Ballottaggio. Bufera Marino: “ECCO I MIEI DOCUMENTI. OGGI FINISCE LA CAMPAGNA ELETTORALE DI ANGELA CARLUCCIO”
Il candidato sindaco alle amministrative di Brindisi, Nando Marino, pubblica i certificati su Facebook e dichiara. “OGGI FINISCE LA CAMPAGNA ELETTORALE DI ANGELA CARLUCCIO. ECCO I MIEI DOCUMENTI”
Un gesto che nasce, non solo come un gesto di trasparenza verso i suioi elettori ma anche per smorzare i toni di un accesa bufera mediatica scatenatasi nelle ultime ore. Un candidato consigliere della coalizione avversa, in una conferenza stampa, sembrerebbe aver “rispolverato- come dice lo stesso candidato sindaco- una vecchia sentenza di condanna della Corte d’Appello di Lecce e Sez.Dist di Taranto, per lo scarico nella fognatura pubblica di acqua da autolavaggio, episodio accaduto nella mia concessionaria di Taranto.”
Riportiamo di seguito la nota del candidato Marino diramata su facebook.
“Ho deciso di mettere a disposizione i documenti che certificano la mia integrità etica e morale: il certificato dei carichi pendenti, i certificati del casellario giudiziale del Tribunale al 19 Gennaio e al 23 Maggio 2016 e la certificazione dell’Agenzia delle Entrate. Lo faccio solo per rassicurare i miei elettori, non per assecondare i tanti tentativi furbeschi e scorretti. Ultimo in ordine di tempo, la conferenza stampa nella quale un candidato consigliere della coalizione avversa ha rispolverato una vecchia sentenza di condanna della Corte d’Appello di Lecce e Sez.Dist di Taranto, dato che è bene sottolineare, per lo scarico nella fognatura pubblica di acqua da autolavaggio, episodio accaduto nella mia concessionaria di Taranto. Una problematica comune tra l’altro a tutti i numerosi esercenti di attività analoghe della zona.
Una condanna per fatti risalenti a otto anni fa, con il beneficio della non menzione alla luce della scarsa rilevanza del reato, dopo l’assoluzione in primo grado e la inammissibilità del ricorso dichiarata dalla Cassazione. Si tratta di un reato contravvenzionale che mi è stato attribuito in qualità rappresentante legale di una società e non per diretta relazione al mio agire.
Fango. Ancora fango buttato con considerazioni pretestuose. Una macchina inarrestabile che non sa più a quali argomenti appellarsi per sgomitare subdolamente a pochi giorni dal ballottaggio. Ma è un boomerang che gli si ritorcerà contro. Contro chi fa finta di confondere il confine tra una contravvenzione amministrativa e l’intreccio di corruttele e tangenti cui sono chiamati a rispondere. Il mio cartellino penale è cristallino. Non ho mentito a nessuno, lo attestano i certificati che fotografano una realtà incontestabile. Non permetterò a nessuno di macchiare la mia onorabilità e per questo sto valutando con l’avvocato le azioni civili e penali da intraprendere a tutela del mio buon nome.
Ritengo che un candidato debba rispondere alla città e non ai suoi concorrenti, perché le proposte sono la più autentica unità di misura di una campagna elettorale. Ho rispedito al mittente tutte le insinuazioni e le campagne di stampa denigratorie imbastite ad hoc. Il mio status giudiziario e tributario sono invece diventati il pane quotidiano per chi ha voluto costruire una campagna elettorale su veleni e falsità, non avendo evidentemente null’altro di meglio da dire e da proporre. Abbiamo dedicato il nostro tempo ad ascoltare la gente, costruendo un percorso partecipato, mentre gli altri erano affaccendati nell’unica cosa che gli riesce bene: puntare il dito contro. Noi preferiamo puntarlo verso il futuro. Per il bene di Brindisi!”