Taranto, questione ODORTEL – Matacchiera: “Servono controlli negli stabilimenti e non i nasi dei cittadini”
Posted On 28/05/2016
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NON FISSIAMOCI CON I NASI DEI CITTADINI!
Il progetto sperimentale ODORTEL, che si basa sulle segnalazioni degli eventi odorigeni (giusto per intenderci degli odori molesti!) da parte dei cittadini che con i loro nasi li avvertono, è più che altro un sistema che dà ai tarantini la possibilità di sfogare la propria frustrazione e la propria rabbia… sempre che trovino la linea telefonica libera del centralino addetto al recapito di tali segnalazioni, cosa non così facile. Ciò non toglie che i cittadini possano comunque telefonare alle autorità per segnalare odori molesti e manifestare il loro disagio e la loro paura!
La città di Taranto, per il pressante inquinamento che la attanaglia, superata tale fase di sperimentazione e confermata la fonte, non necessita più dei nasi dei cittadini, ma di controlli mirati negli stabilimenti e di una rete di monitoraggio efficiente e radicata, soprattutto nelle aree industriali e nei quartieri limitrofi ad esse. Sensori elettronici, strumentazione analitica, palloni sonda e software avanzatissimi che rilevino dati oggettivi e puntuali. In altre parole, occorrono dati ed elementi giuridicamente utili che possano inchiodare chi inquina e chi ammorba la nostra aria. Il sistema Odortel è stato effettivamente utile ad avvalorare ciò che già si sapeva e cioè che la fonte dei nauseabondi odori è di provenienza industriale, ma perseverare ancora con l’uso dei nasi delle persone potrebbe rappresentare tempo e risorse economiche sprecati, considerato che, proprio la società LENviroS srl, titolare del progetto Odortel, ha informato della sospensione delle attività, ove Arpa non la avesse ulteriormente supportata economicamente. Pertanto, concordo con il Direttore del Dipartimento mobilità, della qualità urbana, delle opere pubbliche, ecologia e paesaggio, Ing. Barbara Valenzano, secondo la quale adesso è importante fare un salto di qualità e cioè che “occorre puntare all’identificazione dello specifico comparto produttivo… attraverso una strumentazione più idonea di quella fin qui impiegata… e di strumentazione interna al perimetro aziendale, in grado di dare risultati concreti ed efficaci ai fini di eventuali misure prescrittive.”
Fabio Matacchiera (resp. legale Fondo Antidiossina)
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