Bari – Mansioni rischiose e assenza di tutela per la Polizia Locale.
I festeggiamenti di San Nicola a Bari sono stati, purtroppo, funestati dalle sparatorie dello scorso weekend fino ai tafferugli di ieri sera: gli abusivi che in questi giorni di festa hanno trovato terreno fertile per vendere clandestinamente le vivande, grazie all’afflusso di persone che pullulava in città, nella sera di ieri hanno azionato una violenta rivolta contro le forze dell’ordine. Un malcontento, quello degli abusivi, fatto di repressa frustrazione e protesta per il non essere conformi alla legge nell’esercizio di vendita, che ieri ha dato luogo a una manifestazione aggressiva contro gli addetti al mantenimento dell’ordine pubblico.
Da quanto appreso nelle ultime ore, sarebbe proprio un messaggio di protesta lanciato da Giuseppe Lomonte, istruttore di Polizia Locale e sindacalista Sulpm, a fare chiarezza sulla condizioni di lavoro in cui versa il personale della Polizia Municipale di Bari. Lomonte, dopo i fatti accaduti ieri, ha comunicato il suo rammarico per un sistema che non tutela gli agenti della Polizia Locale, dal momento che sul posto di lavoro, sono chiamati anche a svolgere le mansioni di esclusiva pertinenza della Polizia di Stato; alla quale, invece, ha sottolineato Lomonte, spetta “ogni possibile tutela” in caso di ferite durante gli scontri.
La protesta dell’agente di Polizia Locale si riferisce proprio agli scontri di ieri sera, fra i ribelli abusivi e le forze dell’ordine , fra cui anche la Polizia Locale, in occasione dei quali sono rimasti feriti quattro suoi colleghi con ferite da taglio e contusioni. Si cita anche una bottigliata subita dal comandante della Locale di Bari.
“Diversamente Trattati, diversamente tutelati! Polizia Locale a costo zero!”, esprime così Giuseppe Lomonte la sua denuncia a un sistema che manda al fronte gli addetti della municipale, a cui non spetterebbero certe mansioni, e non li tutela per quello che fanno, mettendo a rischio la propria vita.