Referendum trivelle – Non si raggiunge il quorum. A Taranto ha votato il 42%
Il referendum sulle trivellazioni in mare non ha raggiunto il quorum: poco più del 32% degli italiani aventi diritto si è presentato alla urne, bisognava raggiungere il 50% + 1.
A Taranto l’affluenza si è fermata intorno al 42%
PER COSA SI VOTAVA – Il Consiglio dei ministri, il 10 febbraio scorso, ha approvato il decreto per l’indizione del referendum popolare per l’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine, abbiano durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale. Si votava per abrogare il comma 17, terzo periodo, dell’articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, come sostituito dal comma 239 dell’articolo 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, limitatamente alle seguenti parole: “Per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. Questa norma permette la ricerca e lo sfruttamento di giacimenti petroliferi o di gas naturale nel territorio nazionale compresi i mari entro le dodici miglia dalla costa. Chi voleva l’abrogazione di questa possibilità doveva votare “Si”, chi non voleva abrogarla doveva votare “No”.“