Taranto – Individuato ed arrestato chi per 300 euro legò ad una sedia un’anziana donna (FOTO E NOME)
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Manduria, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in
carcere, hanno arrestato per rapina MICCOLI Daniele, 34enne pregiudicato residente ad Avetrana, in atto sottoposto agli arresti domiciliari. Il Provvedimento restrittivo è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Taranto, Dott.ssa Valeria INGENITO, a seguito di attività d’indagine diretta dalla Procura jonica, nella persona del Sostituto Procuratore Dott. Maurizio CARBONE. L’indagine, veniva avviata il 19 agosto 2015, dopo che ignoti malfattori, in Sava, penetravano all’interno dell’abitazione di un’anziana signora e, dopo averla immobilizzata e costretta a non proferire parola, si impossessavano della somma contante di 300,00 euro e monili in oro. La scrupolosa attività investigativa messa in campo dai militari del N.O.R. della Compagnia di Manduria, partita dalla puntuale escussione della vittima e da una meticolosa attività di sopralluogo, consentiva di individuare una serie di elementi che, combinati con altri importanti indizi rilevati durante le fasi successive, consentivano di identificare uno dei quattro malviventi responsabili della rapina. In particolare, i Carabinieri acquisivano il video di un impianto di videosorveglianza presente in zona che aveva ripreso alcune fasi dell’evento delittuoso. Dall’esame delle immagini emergeva che, uno dei soggetti, ultimata la sistemazione della refurtiva nel bagagliaio, appoggiava la mano sul portellone posteriore di un’autovettura per poi richiuderlo. I successivi accertamenti, consentivano di rinvenire, in un paese limitrofo, l’autovettura in questione e dall’esame del veicolo, i militari riuscivano ad esaltare alcune impronte digitali sulla carrozzeria che, opportunamente comparate, risultavano perfettamente coincidenti con quelle del MICCOLI, accreditandone il coinvolgimento di nella rapina. L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Proseguono le indagini per individuare i complici del 34enne.