Taranto, discarica Vergine – UIL: “Intervento della magistratura è il fallimento della politica”
“Intervento della magistratura sulla discarica Vergine rappresentazione plastica del fallimento totale delle politiche regionali sui rifiuti e sull’ambiente: subito misure concrete, non si giochi con la salute dei cittadini”
“L’intervento della magistratura sulla discarica tarantina Vergine è la rappresentazione plastica, ormai l’ennesima, del fallimento totale delle politiche regionali per la tutela ambientale e la gestione del ciclo dei rifiuti. Un fallimento di cui l’attuale governo regionale dovrebbe prendere definitivamente atto per intervenire con decisione, senza più promesse e dichiarazioni di intenti, ma con misure moderne e concrete”.
Aldo Pugliese, Segretario generale della UIL di Puglia, definisce “inaccettabile la situazione delle discariche non solo nel Tarantino, ma in tutta la regione. Qualche giorno fa abbiamo chiesto alla Regione Puglia e all’Arpa di aprire un’indagine sul potenziale inquinante e dannoso per la salute delle discariche regionali. Ci auguriamo che una risposta arrivi in fretta: di questo passo l’obiettivo “discarica zero e rifiuti zero” diventerà un miraggio. La situazione è ormai inaccettabile, eppure in quello che doveva essere un inizio anno sprint in casa Regione Puglia, in calendario c’erano la creazione di un’agenzia e di una società pubblica per gli impianti, il commissariamento delle Oga in vista di un’unica Ato regionale, la messa in sicurezza (con 1,5 miliardi di euro) di discariche per rifiuti solidi urbani e tanti eccetera. Resteranno sogni nel cassetto? Saranno misure risolutive? Intanto la degenerazione del sistema non accenna a bloccarsi”.
“Non è possibile – attacca ancora il Segretario della UIL – che nelle discariche di Taranto e provincia convergano migliaia di Tir provenienti da tutta Italia per sversare rifiuti velocemente bollati come ‘speciali’, che nessuno controlla e che poi, solo attraverso l’intervento dei magistrati, risultino di ben altra tipologia. Senza dimenticare che quel via vai di Tir verso quella che ormai è diventata la pattumiera d’Italia è causa di inquinamento del territorio e delle strade, cosparse di percolato dannosissimo. Ci si arrenda all’evidenza: siamo in una condizione senza ritorno, si sta giocando con la salute di tanti cittadini pugliesi senza prendere provvedimenti, senza controlli adeguati e senza un’idea seria sul futuro del ciclo dei rifiuti in Puglia. C’è bisogno di un’accelerata prima che sia troppo tardi, prima che gli interventi della giustizia diventino all’ordine del giorno, prima che Bruxelles sanzioni ancora una volta la Puglia per l’utilizzo di un sistema che la stessa UE ha definito pericoloso, ma che, allo stato attuale delle cose, da noi rappresenta ancora la regola e non già l’eccezione”.
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