Taranto – L’avvocato disoccupato: «Ora farei il cassiere di notte»
«Ho una laurea in giurisprudenza, l’abilitazione come avvocato e un master in risorse umane. Ho fatto il colloquio e spero che mi prendano perché con i miei titoli di studio non trovo sbagliato fare il cassiere notturno in un supermercato. Sono disoccupato, l’importante è lavorare». Lo dice con la massima convinzione William Orlando, 34enne pugliese da anni a Bologna, che venerdì ha partecipato alla selezione di Carrefour per i nuovi commessi nel punto vendita h24 di via Don Luigi Sturzo.
I sindacati invitano al boicottaggio e tanti criticano l’iniziativa. Lei non trova nulla di sbagliato, perché?
«Ho letto su internet i commenti dei contrari e lo trovo assurdo. Nonostante abbia una preparazione più “alta” per quel mestiere e delle esperienze lavorative già alle spalle ho deciso di tentare. Non c’è nessuno scandalo, anzi, finalmente l’Italia si avvicina all’estero con i negozi aperti 24 ore su 24. Chi non ha un lavoro desidera trovare qualcosa da fare, e l’inserzione era molto chiara “cercasi cassiere notturno”. Se lo vuoi fare bene, altrimenti lasci perdere e cerchi altro».
Come è andato il colloquio?
«Sono iscritto in diversi siti per cercare lavoro e ho letto l’inserzione. I colloqui erano nel punto vendita, abbiamo parlato con il direttore del supermercato. Ci ha spiegato che bisognava dare la disponibilità per gli orari notturni, ci sarà un turno dalle 21 alle 3, e un altro dalle 3 alle 9. Ho visto che erano stati consegnati decine di curricula. Con me c’erano altre due persone più anziane. Abito poco lontano da via Don Sturzo e per me sarebbe anche una soluzione comoda».
Che lavori ha fatto in precedenza?
«Attualmente lavoro in un bar. Sono già stato anche in altre catene della grande distribuzione come commesso e in un negozio di elettronica. Ho anche lavorato in una sala bingo e già in quella situazione mi ero abituato agli orari notturni. Purtroppo con la mia laurea non sono mai riuscito a trovare quello che effettivamente cercavo».
Cgil e Cisl hanno parlato di «affannosa caccia al cliente offrendo la notte come occasione di acquisto».
«Secondo me dovrebbero preoccuparsi più di chi è disoccupato e meno delle beghe di chi ha già un lavoro. È stato chiarito da subito che Carrefour avrebbe assunto nuovo personale senza allungare gli orari ai commessi già presenti, non capisco la polemica».
Lei non pensa quindi che andando in questa direzione alla fine saranno penalizzati i lavoratori?
«Leggendo commenti di questo tipo ho pensato “Stanno scherzando!”. Al colloquio hanno spiegato che stanno cercando delle figure esclusivamente per l’orario notturno, e ovviamente ne sarà tenuto conto nella paga. Non riesco a capire cosa ci sia da boicottare. In altre città ho già visto come funzionano questi negozi h24. Ovviamente la clientela è diversa, fatta di ragazzi e non di famiglie. Chi ci lavora non mi sembrava scontento».
Trovandosi in questa situazione ha mai pensato che studiare sia stato inutile?
«In ogni modo sto cercando di fare fruttare quello che ho fatto, anche se non è semplice. Dico con rammarico che non sono una persona disposta ad andare all’estero, ma non mi lamento e i tanti mestieri che ho fatto lo dimostrano. Piuttosto capita che a volte la laurea e il master si trasformino in un ostacolo anche per fare lavoretti. Chi cerca pensa che potrei avere altre offerte lasciando il posto libero».
Per esempio?
«Una volta mi sono presentato alla selezione per lavorare nel reparto di gastronomia di un supermercato. L’addetto mi ha detto: “Lei non la prendiamo perché con i suoi titoli poi vivrebbe una situazione frustrante”. Io molto gentilmente ho risposto: “Per me è molto più frustrante non avere un lavoro e non fare nulla”. Per questo credo che il cassiere notturno sia un lavoro come un altro».
Fonte Corriere.it
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