Brindisi- Tagli alla Sanità. I Cobas: “Vi raccontiamo la storia di un tentato suicidio”
Quella che vogliamo raccontare è la storia di un tentativo di suicidio avvenuto in un paese della provincia di Brindisi di una persona , non tanto anziana , con problemi psichici da molti anni.
L’episodio ha messo in pericolo non solo la persona ma un intero stabile dove adesso abitava.
Era stato dimesso da una struttura protetta 2 mesi fa e ritenuto idoneo a vivere e gestirsi da solo,in un percorso definito di autonomia supportato dal distretto sanitario di competenza.
La vogliamo raccontare perché è forse una storia dovuta ai tagli della sanità alle persone che vivono un disagio psichico.
Un gesto forse evitabile , ma questo non lo sapremo mai perché molto spesso questi fatti cadono nell’oblio della fretta quotidiana.
Vogliamo essere affianco in questa storia agli utenti delle “Case per la vita”, e ad altre strutture psichiatriche che stanno per subire tagli o depotenziamento .
Sono sempre i più deboli a pagare il prezzo più alto.
La vita delle persone è spesso legata a decisioni prese da chi comanda attraverso pagine scritte di leggi ,commi , codicilli, delibere , cifre , che risultano comprensibili solo agli operatori del settore che parlano di tagli ai servizi ….ma vengono definiti una razionalizzazione della spesa sanitaria.
La cosa certa è che non si colpiscono nella sanità ancora i centri di spesa , come ad esempio quella farmaceutica , ma si taglia sui servizi alle persone.
Non siamo giudici , non vogliamo condannare nessuno , vogliamo solo riflettere su un episodio affinché possa essere evitato ad altri che vivono nelle stesse condizioni.
Il Sindacato Cobas chiede pubblicamente all’Asl di Brindisi una inchiesta interna per valutare attentamente l’episodio affinché ci siano sempre minori possibilità che si possa ripetere;
chiediamo che non vi siano tagli indiscriminati alle strutture , ma una valutazione sui servizi colpendo dove si ritiene vi siano delle inefficienza e valorizzando le esperienze positive.
Ma soprattutto salvaguardare gli utenti che sono sempre nostri figli e fratelli , vittime di una società che travolge tutto e tutti che lascia indietro inesorabilmente chi vive momenti di difficoltà.
Brindisi 30.12. 2015
Per il Cobas Roberto Aprile