Brindisi- Inferno sulla statale Fasano-Ostuni. Arrestato il conducente dell’autocisterna. L’accusa, omicidio colposo plurimo.
E’ stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo l’autista dell’autocisterna che nel pomeriggio di ieri, sulla statale 379 Fasano-Ostuni, si è ribaltata, provocando la morte di 5 persone, tra le quali una bambina di 5 anni e un giovane 21enne.
Secondo le prime ricostruzioni, l’autista del tir che trasportava dell’olio diretto a Bari, F.D.S, 57enne di Terlizzi, viaggiava a 85 chilometri orari, in un tratto di strada il cui limite imposto dalla legge è fermo ai 70 e non avrebbe rispettato la giusta distanza di sicurezza. Forse per questo il 57enne ha perso il controllo del mezzo pesante che, all’altezza di Torre Spaccata, si è trasformato in una macchina di morte impazzita, travolgendo una Opel Zafira che lo precedeva, sfondando lo spartitraffico, ribaltandosi, e invadendo la corsia opposta dove ha travolto una Aygo Toyota. Alla guida dell’utilitaria c’era il portiere del Real Paradiso di Brindisi, il 21enne Leonardo Orlandino, di Fasano, diretto al Fanuzzi per gli allenamenti ai quali, però, non prenderà mai parte.
A bordo della Zafira, invece, viaggiavano i suoceri del consigliere regionale Cristian Casilli (M5S) insieme alla moglie, unica rimasta in vita, e alla figlia di soli 5 anni. Marta Muscatello, 45 anni di Nardò e compagna del professionista pentastellato, è ora ricoverata all’ospedale Perrino di Brindisi, le sue condizioni di salute non farebbero temere il peggio.
Nardò e Fasano piangono le vittime di una tragedia alla quale non ci si rassegna e che ha sconvolto la vita di intere famiglie. Il sindaco di Nardò, inoltre, ha proclamato il lutto cittadino.