Taranto, maestre violente -Parla la mamma del bambino autistico picchiato.
Durante l’ora di lezione picchiavano e maltrattavano gli alunni. Due maestre a processo.
Parla una della mamme: «La cosa che mi ha lasciata senza parole è il vedere tanta violenza e cattiveria nei confronti dei bambini indifesi».
La Polizia ha documentato le percosse subìte. I piccoli hanno un’età compresa tra i 3 e 5 anni
Erano schiaffoni se davano fastidio e non stavano buoni ed in silenzio. Tutti i giorni per alcuni bambini andare all’asilo era diventato un incubo. Lo facevano controvoglia ed alcune volte piangevano prima di varcare la porta di quella che era diventata non un’aula didattica ma di tortura. Urla, spintoni, schiaffi erano all’ordine del giorno all’interno delle aule dell’asilo “Europa” di Taranto.
I genitori, però, non avevano notato nulla di preoccupante nei loro figli se non quello strano comportamento che accompagnava i piccoli alunni prima di varcare la porta dell’asilo.
A qualche mamma quelle strane “moine” di primo mattino sono apparse come un campanello d’allarme. E così, alla fine, uno dei bambini ha raccontato la scioccante e disgustante verità.
La voce poi è da subito rimbalzata alla altre mamme e ad uno ad uno i racconti si sono incastrati come pezzi di puzzle.
Poi la denuncia alla Polizia di Stato che non ha esitato, avviando serrate e meticolose indagini all’interno dell’asilo di Taranto. Fino ad arrivare all’istallazione di telecamere che hanno registrato i terribili momenti che i piccoli, tutti tra i 3 ed i 5 anni, vivevano ogni giorno.
Le due maestre di 46 e 47 anni sono state identificate ed interdette dalla professione per aver maltrattato ripetutamente i loro alunni. L’indagine della Squadra Mobile di Taranto ha permesso di documentare le percosse ed il linguaggio offensivo e mortificante usato dalle due insegnanti, una delle quali è di sostegno ad un alunno disabile.
Solo qualche giorno fa, il Gup del Tribunale di Taranto, viste le innumerevole ed schiaccianti prove a carico delle due maestre, ha disposto il processo che inizierà il 3 febbraio prossimo.
Ed è proprio una di queste mamme che noi del PugliaPress abbiamo sentito. Una donna amareggiata da quello che è successo perché “le due maestre erano benvolute da tutti”.
Allora signora quando si è accorta che qualcosa non era diciamo “regolare” all’interno dell’asilo.?
Allora, io non sono una delle tre mamme che hanno denunciato il fatto. Non mi sono accorta di nulla perché il mio piccolo è autistico e non sa esprimersi. Ha subìto tutte quelle cose che si vedono nel video della Polizia ma non è riuscito a dirmelo.
La cosa che mi ha lasciata senza parole è il vedere tanta violenza e cattiveria nei confronti dei bambini indifesi. Le due insegnanti, mamme e donne, erano ben volute da tutti noi.
Cosa succedeva all’interno dell’asilo?
Tutta l’Italia ha potuto vedere cosa accadeva grazie a quel video diffuso dalla Squadra Mobile di Taranto a tutta la stampa. Mio figlio è quello che nel filmato subisce la gomitata, che viene trascinato fuori dalla classe, che sta seduto vicino al tavole e che gli gira la testa.
Davanti a me la maestra faceva la persona delicata poi… insomma tutti avete visto!
Cosa ha provato quando ha visto il video?
Quando la storia dei maltrattamenti è venuta a galla mi è cascato il mondo addosso. La cosa mi fa più male anche perché mio figlio è autistico, più vulnerabile.
Non so come avrei reagito se in quei momenti fossi stata fisicamente in quell’aula. Sono una mamma e solo un genitore può capire il dolore e la rabbia che si prova nel vedere il proprio figlio picchiato, insultato e maltrattato. Queste cose non devono accadere.
Se lei avesse la possibilità di incontrarle cosa direbbe all’insegnante di sostegno di suo figlio?
Se avessi l’opportunità di un faccia a faccia le direi che è una persona pietosa.
Cosa si aspetta adesso dal processo?
Mi aspetto giustizia. Questa storia ha turbato tutta la mia famiglia. Ha lasciato un segno indelebile in mio figlio. Non mi sento più sicura quando lui è a scuola. Dovrebbero installare obbligatoriamente le telecamere in tutte le scuole. Spero che ci sia una giusta pena per queste due maestre e spero che non insegnino più.