TARANTO – DECRETO ENTI LOCALI: “NON SMANTELLIAMO LA POLIZIA PROVINCIALE”
Il coordinamento provinciale della CISL FP di Taranto della Polizia Provinciale insieme al coordinamento Regionale dell’AIPA (Associazione Italiana Polizia Ambientale), esprimono forte preoccupazione, rispetto alle soluzioni normative che hanno”investito” gli operatori della Polizia Provinciale.
Nel “fattaccio” del riordino delle Province iniziato con la ormai famosa legge Del Rio che sta assumendo dei contorni paradossali, sia per l’inoperosità delle Regioni sia per l’individuazione di un modello organico nella gestione dei servizi di Area Vasta, l’ipotesi di trasferire, il personale della Polizia Provinciale, “nei ruoli” dei Comuni, ci lascia perplessi e preoccupati.
Riprendendo quanto dichiarato dalle OO.SS a livello nazionale riteniamo che “In un Paese come il nostro dal territorio fragile e troppo spesso martoriato, la Polizia Provinciale svolge un ruolo cruciale e insostituibile in difesa della legalità e a tutela dell’ambiente e di presidio dei territori naturali dove le FF.O. non riescono ad essere presenti. Dissipare le competenze acquisite dagli operatori, assolutamente non sovrapponibili con quelle delle Polizie Municipali se non per il mero contratto che ci lega, non solo mortifica le professionalità ma andrà ad incidere pesantemente sul livello di tutela dei nostri cittadini; ci si chiede: effettuerà i controlli di competenza degli operatori delle Polizie Provinciali?
Il DECRETO-LEGGE 19 giugno 2015, n. 78 recante “disposizioni urgenti in materia di Enti Locali” al fatidico articolo 5, in cui è inserito nello specifico il personale delle Polizie Provinciali, non può distruggere quanto fatto sino ad oggi e regalare al “malaffare” ambiti del nostro Paese su cui, senza nessuno che possa vigilare, è immediato trarne profitto. Numerose sono le attività di controllo ambientale che le Leggi statali e regionali assegnano direttamente o per delega alle Province e che sono svolti dagli addetti di Polizia Provinciale: si va dal controllo del bracconaggio faunistico e ittico a protezione della fauna locale e della conseguente sicurezza pubblica nelle aree rurali e naturali, al controllo della gestione illecita dei rifiuti e degli scarichi industriali a protezione del suolo e delle acque pubbliche, all’inquinamento atmosferico.
Da una parte si è sentito il bisogno di approvare in questi ultimi giorni nuovi reati ambientali, contemporaneamente però si smantella l’apparato di controllo specialistico inserito nel territorio non urbano e la conseguenza è l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato e la scomparsa dei Corpi e dei Servizi di Polizia Provinciale. Chi gestirà materie di interesse generale rilevanti come queste? Chi tutelerà le aree protette e i Parchi presenti nelle Provincie e in Regione? Per quanto riguarda il nostro territorio, vogliamo lasciare all’incuria e agli abusi le bellezze del nostro territorio? Vogliamo veramente abbandonare i controlli di scarichi abusivi nelle nostre acque e nei nostri fiumi e in mare? Vogliamo agevolare il deturpamento del nostro territorio, consentire il progredire del dissesto idrogeologico, favorire l’ormai nota attività delle eco-mafie?
Bene, se si vuole tutto questo allora non si modifichi la bozza di decreto Enti Locali, se pensiamo invece, che la tutela dell’ambiente e del territorio naturale sia indice del grado di civiltà e di cultura di un Paese, allora riteniamo che una funzione fondamentale come quella in gioco non possa essere “trasferita” ad Enti, quali i Comuni, che per competenza non sono in grado di assicurarla. Per ragioni sopra esposte, chiediamo, agli interlocutori nazionali e locali di sostenere le nostre rivendicazioni affinché non venga smantellata la funzione e soprattutto che vengano tutelate le professionalità afferenti alla Polizia Provinciale e far sì che gli operatori di Polizia Provinciale vengano assorbiti nel Corpo Forestale dello Stato in regime di riordino previsto dal Ddl Madia per una riorganizzazione e razionalizzazione delle funzioni per costituire la Polizia Ambientale e/o in sub ordine regionalizzando le funzioni e creando la Polizia Ambientale Regionale.