Lafornara a Coletta: “Sei il mio schiavetto”
All’indomani della lettera in cui si anticipa la cessione del titolo sportivo al Comune vengono fuori altre notizie, tenute fino ad ora riservate, riguardo una riunione di maggioranza, alla vigilia del Consiglio comunale che non si è tenuto, nel quale si è discussa la convenzione del Martina. L’Assessore allo Sport Coletta era riuscito, in qualche modo, a realizzare una convenzione relativa alle gestione in esclusiva del Tursi, facendola condividere alla società, ai tecnici ed alla politica. Ma, all’ultimo momento, il capogruppo del PD Antonio Filomeno Lafornara che non ha mai nascosto la sua avversione nei confronti della società, soprattutto dopo una conferenza stampa nella quale il direttore generale del Martina lo apostrofò, alla presenza dei giornalisti, con un ‘ebete’, dopo che, lo scorso anno, lo stesso consigliere comunale aprì una altra discussione relativa quella volta alle telecamere di vigilanza che, a suo dire, dovevano essere addebitate alla società. Questa volta Lafornara vuole un emendamento da aggiungere alla convenzione che imponga alla società di accollarsi il costo dei Betafence, le griglie di sicurezza, in un primo momento imposte dall’Osservatorio della Polizia e che potrebbero essere evitate, chiudendo la gradinata ai tifosi ospiti. E’ soprattutto una provocazione per far saltare i nervi alla società che probabilmente è l’obiettivo dell’emendamento. Non serve metterlo nella convenzione, se dovesse rendersi necessario potrebbe essere inserito in una successiva delibera. La discussione che poi altera i toni, tanto che Lafornara chiama schiavetto il suo Assessore che, a suo dire, dovrebbe rispondere a lui capogruppo del PD, nonostante proprio grazie ai voti sia di Coletta, ma soprattutto del sindaco Ancona è potuto entrare in Consiglio comunale. La lite nasce quando Coletta intuisce quello che sarebbe successivamente accaduto, senza essere profeti. Sta di fatto che l’emendamento proposto da Lafornara viene fatto firmare ad altri consiglieri del PD che, dopo il clamore fatto dalla stampa, hanno qualche ripensamento e chiedono a Lafornara di ritirarlo. E si arriva al Consiglio comunale di questo pomeriggio con la cessione del titolo sportivo a titolo gratuito al Sindaco, promettendo il pagamento dell’iscrizione al campionato. Il primo onere da parte della società al Sindaco. A questo punto, se il primo cittadino dovesse proseguire l’attività, nel frattempo di individuare nuovi soci, dovrebbe innanzitutto farsi carico di pagare la sanzione di 10.000 euro per il mancato invio della concessione del campo alla Lega e di trovare 400.000 euro di fideiussione da versarsi entro il 30 giugno. Utopia, direte voi, e per questo è sempre più probabile la fine del calcio a Martina, in un campionato di professionisti per il quale, altre società sono disposte a versare centinaia di migliaia di euro a fondo perduto per tentare di essere ripescate, senza nessuna garanzia. Martina e il Martina non possono evidentemente stare tra i professionisti, sia per la mancanza di strutture già insufficienti alle squadre locali, obbligando la prima squadra a far giocare le giovanili in altri comuni. Inoltre il Tursi che sembra cadere a pezzi con le normative sempre più severe in termini di sicurezza. Tra i problemi una querelle tra società e comune, relativa le spese ordinarie e straordinarie necessarie. L’ente dice che le straordinarie sono a suo carico e quelle ordinarie a carico del Martina (anche se molte delle ordinarie sembrano straordinarie). Quest’ultima dice che tutte le spese, ordinarie e straordinarie, devono essere a carico del Comune. La verità è che, per molti, compresi alcuni consiglieri comunali come Lafornara che evidentemente non sono tifosi, il calcio è una spesa. Per altri, il Martina in Lega Pro è un veicolo di promozione per l’intero territorio alla pari dello stesso festival per il quale il Comune si fa carico di 150.000 euro l’anno oltre la concessione di numerosi servizi. I tifosi oggi si apprestano in massa a seguire il Consiglio comunale. sarà interessante vedere cosa accadrà quando si metterà ai voti l’emendamento Lafornara, ma soprattutto come risponderà l’Assessore Coletta al capogruppo del PD che lo ha praticamente sfiduciato. Un Consiglio ad alta tensione