22/6/2015 Il calcio a Martina è finito
(ovvero Lafornara- Martina 1 a 0)
Due modi diversi di apprendere la notizia, da una parte la faccia soddisfatta del capogruppo del PD Antonio Lafornara e dall’altra quella a limite del pianto dell’Assessore Stefano Coletta, entrambi della stessa maggioranza. La foto di Lafornara scattata un minuto dopo che è stato votato l’emendamento alla convenzione la dice tutta. In quella votazione, votata da tutta la maggioranza presente con astenuti la Balsamo e Martucci, si obbligava la società del Martina ad accollarsi la spesa del benedetti betafence, diventati oramai nefastamente famosi e che rimarranno nella storia del calcio martinese per aver decretato la quasi scontata fine della squadra di calcio. Naturalmente quella votazione non avrà nessun significato, visto che non sarà votata dall’altra parte. Non si è data nemmeno all’opposizione presente l’onore delle armi, accettando la sospensione di dieci minuti per cercare una soluzione condivisa. Alla fine ha vinto lui, Antonio Filomeno Lafornara, colui che aveva proposto quell’emendamento, sconfessando di fatto il suo assessore Stefano Coletta. A quest’ultimo sono state fatte le scuse della frase “Sei il mio schiavetto” pronunciata in una riunione di maggioranza dallo stesso Lafornara, ma giustificandola come una parola di troppo detta in famiglia a tavola tra i componenti e che non doveva uscire fuori. Si, ma a quale tavola e quale famiglia? Coletta stasera non ha detto una parola, il sindaco ha cercato di rincuorarlo, ma ai più è sembrato che in amministrazione ci siano padroni e gli schiavi e questo non ci piace. Si è cercato fino alla fine di far ingoiare quell’emendamento al Martina calcio, rappresentato in aula dal suo direttore generale Nino Petrosino. E’ stato anche modificato inserendo la promessa di una somma di 50.000 euro a copertura di spese straordinarie (??) che dovrebbero essere inserite in bilancio da approvare domani in giunta che, oltre a non essere sicure, potrebbero essere destinate ad altro in qualsiasi momento con una semplice variazione in qualsiasi momento. Una somma che comunque non coprirebbe la somma necessaria dei ‘benedetti betafence”. Eppure pochi hanno compreso quello che si è detto nella discussione, lunga e tediosa. Da una parte, Lafornara compreso, che hanno più volte ribadito che non possono essere installati a Martina, circostanza tra l’altro confermata dallo stesso sindaco che ne ha spiegato i motivi, dall’altra l’inserimento della spesa (e non eventuale) a carico del Martina nella convenzione. Un brutto Consiglio comunale nel quale non si è salvata nemmeno la forma. Oltre quella di Coletta, la rabbia e la delusione nei circa cinquanta tifosi che hanno presenziato al Consiglio comunale. Alla fine Petrosino è uscito mortificato dall’aula esclamando “Ragazzi è finito il calcio”. Una brutta pagina dell’amministrazione a Martina. Ora si potrà tranquillamente pensare a smantellare il Tursi per creare un’area mercatale e fare contenti almeno i giostrai in un prossimo futuro. Forse era questo l’obiettivo di Lafornara & C sperando non ce ne siano altri di peggiori. Il titolo del Martina è nelle mani del Sindaco, ma forse per portarlo direttamente nel bidone della differenziata nella voce carta.
Antonio Rubino