Taranto -Carenze igieniche nella mensa della casa circondariale. La direttrice sospende l’erogazione pasti.
di Elena Ricci
L’allarme viene lanciato dalla FNS CISL, nella persona del segretario generale aggiunto Erasmo Stasolla. Molte, a dire del Stasolla, sono state le segnalazioni circa disservizi nella somministrazione dei pasti, nei locali del servizio mensa della Casa Circondariale di Taranto.
Da alcuni giorni il servizio è stato affidato ad una nuova ditta vincitrice di gara di appalto, e sembrerebbe proprio che le lamentele, siano concomitanti con l’insediamento della nuova azienda.
In seguito alle varie segnalazioni, ieri mattina una delegazione formata dalla direzione e dalla commissione mensa agenti ha ispezionato detti locali. Dai controlli effettuati, emergerebbe a detta di Erasmo Stasolla, che il cuoco, oltre alla sua mansione, svolga anche quella di somministrazione dei pasti. E ancora, cosa ben più grave – sempre secondo quanto si legge nella nota della FNS CISL – lo stesso cuoco svolgerebbe anche mansioni di pulizia dei locali, oltre che delle cucine, con il supporto di un altro dipendente, per sole poche ore al giorno.
Dall’ispezione nei locali, sarebbe emersa una situazione igienica sconcertante: locali fatiscenti, pentolame untuoso dal giorno precedente, e la presenza di piantine di prezzemolo e basilico, in vasetti con terriccio colmo di formiche, proprio nei locali nei quali vengono trattati i generi alimentari. Alla luce di quanto appreso, la direttrice del plesso penitenziario, ha deciso di sospendere l’erogazione del servizio, mettendo a disposizione dei dipendenti dei buoni pasto. “Chiediamo interventi urgenti da parte degli organi competenti – incalza Erasmo Stasolla – ed annunciamo una serie di manifestazioni come quelle dell’astensione volontaria dalla mensa e dello stato di agitazione del personale, qualora nei prossimi giorni l’emergenza non rientrasse nella normalità”. Un provvedimento e una denuncia dovuta quella di Erasmo Stasolla, il quale ci tiene a sottolineare quanto sia importante per molti suoi colleghi, un pasto caldo e decente dopo 8 ore di lavoro, in un carcere che è già di per se, un mondo complesso e colmo dei suoi mille problemi.