Lobasso su Auchan: “Caro Sindaco, il ricatto occupazionale non può essere il metro di misura “
Oggi come oggi un posto di lavoro perso nella nostra realtà è da evitare a qualsiasi modo e sino a questo punto si possono giustificare le dichiarazioni del Sindaco Stefano sulla vicenda Auchan, quale peso dare ai posti di lavoro diventa il solito problema, vale più il posto di lavoro di un dipendente Auchan o vale nello stesso modo il posto di lavoro di un dipendente o di un titolare o di un familiare di uno dei tanti negozi della città?
Caro Sindaco, il ricatto occupazionale non può essere il metro di misura sulla opportunità o meno di autorizzare l’ampliamento della struttura, metodo già messo in atto da Rinascente al momento dell’apertura del centro commerciale.
Tutti ricordiamo che al momento dell’apertura di Rinascente (oggi Auchan), furono messi sul tavolo della trattativa i 200 posti di lavoro per risolvere i problemi burocratici che ostacolavano l’apertura della galleria.
Oggi potremmo dire con certezza con i numeri che l’aver voluto salvare, all’epoca, quei posti di lavoro ha portato la perdita di centinaia di posti di lavoro da parte dei dipendenti e dei titolari di negozi che sono stati costretti a chiudere.
Qualcuno potrebbe ribattere che la chiusura dei negozi è dovuta alla crisi, e questo ci può anche essere, per alcuni, ma la mancanza di equilibrio tra i settori per una mancata o stravolta programmazione commerciale ha provocato di certo la maggioranza delle chiusure dei nostri negozi rendendo la città quasi un deserto.
Che le strategie di queste grosse catene della grande distribuzione usino i lavoratori per portare a termine i loro investimenti è sotto gli occhi di tutti.
Ampliamento Ipercoop a Paolo VI. Pratica ancora poco chiara, ma autorizzata negli anni scorsi.
Questo ampliamento non ha impedito alla dirigenza di Ipercoop di venire in Puglia, ed anche a Taranto, a mettere in mobilità un bel numero di dipendenti scordandosi che quell’operazione doveva servire a mantenere i livelli occupazionali se non addirittura aumentarli.
Questa è la dimostrazione che una volta raggiunti i loro obiettivi i posti di lavoro, così preziosi oggi, diventano insignificanti pur di ottenere un pareggio di bilancio.
Pertanto mi sento di consigliare al nostro Sindaco, che torna a parlare di dividere il cosiddetto Piano Cimino in due spezzoni, quello che riguarda le abitazioni da quello che riguarda l’ampliamento dell’attività commerciale, di procedere secondo il rispetto della legge senza forzature.
Che il pronunciamento del TAR non era e non sarà l’ultima parola su questa vicenda ne ero certo, e questo mi ha portato a non sprecare i soldi dei miei associati non costituendomi in giudizio per dimostrare la nostra contrarietà al progetto, noi non ne abbiamo bisogno.
Che forze, diciamo oscure, continuino a tramare perché il tutto vada in porto non me lo toglie nessuno dalla testa, che alla fine gli unici che ci rimetteranno saranno i commercianti di Taranto e provincia che continueranno ad abbassare le loro serrande senza che nessuno si dispiaccia e conti i posti di lavoro persi in questo senso.
L’unica cosa che mi sento di dire è che la nostra Organizzazione lavorerà sino alla fine a che trucchi, sotterfugi, inciuci, pastette vengano alla luce, a tutti quelli che stanno lavorando perché l’ampliamento di Auchan si realizzi, ma nello stesso tempo si stanno preoccupando che la colpa di questo ricada su altri, non vi permetteremo di rimanere al buio
Il Presidente
Vito Lobasso