Vitali, la paura fa 90
Sembrano vacillare le convinzioni del Commissario regionale Luigi Vitali. Dopo le esternazioni del candidato alla presidenza del Centro Destra Francesco Schittulli che aveva annunciato un passo indietro se si fosse candidato Raffaele Fitto, l’ex parlamentare di Francavilla Fontana, probabilmente pressato dai maggiori referenti nazionali di FI, critici sulla spaccatura del partito, e in difficoltà per la compilazione delle liste, dove coloro che vogliono candidarsi preferirebbero farlo in una lista del candidato alla presidenza, ha dapprima annunciato di avere una alternativa a Schittulli, (lungi da lui la possibilità di scendere personalmente in campo contro Fitto) mettendo sull’altare sacrificale in coincidenza con la Settimana Santa, qualcuno disposto ad investire del denaro sulla campagna elettorale (sarebbero davvero pochi), poi lanciando qualche segnale distensivo all’europarlamentare di Maglie, al quale proporrebbe la candidatura di alcuni dei suoi nelle liste di Forza Italia, se lo riconoscesse come capo del partito in Puglia e, soprattutto, se Fitto facesse una propria lista a sostegno del Centro destra. Difficilmente questo matrimonio “ s’ha da fare, né domani, né mai” dicono dall’entourage del leccese. Intanto Vitali, sabato mattina, in una sala poco affollata ha presentato i nuovi coordinatori del partito provinciali e regionali (molto più semplice che preparare le liste). L’ex parlamentare ha ripescato anche alcuni che erano usciti da FI dopo alcune clamorose sconfitte elettorali. Vitali è consapevole che la sua avventura potrebbe finire, insieme ai coordinatori da lui nominati, all’indomani dalle regionali, soprattutto dopo un insuccesso che i sondaggi darebbero, allo stato attuale, clamoroso. Lo stesso Berlusconi, dicono i bene informati, starebbe meditando dopo le regionali, di sciogliere il partito per costituirne uno nuovo dopo le ‘epurazioni’. Domani mattina a Taranto, l’on Chiarelli, tra i bersagli di Vitali, ha indetto una riunione a Taranto, nella quale, molto probabilmente si capirà cosa accadrà. Il giorno delle Palme non sembra aver prodotto risultati, ora si aspetta la Pasqua, la festa della Pace per l’eccellenza, ma dopo tutti i veleni propagandati da Luigi Vitali sembra difficile un dietro front che solo Berlusconi, a questo punto, potrebbe fare, sconfessando chi, lui stesso, ha nominato.