Montervino esplode come un fiume in piena che poi, però, straripa
Conferenza stampa di saluti per l’ormai ex direttore sportivo del Taranto, Francesco Montervino, che al momento dei ringraziamenti finali scoppia in lacrime per la commozione. L’ex calciatore di Napoli e Salernitana spiega i motivi che hanno incrinato i rapporti con il presidente Campitiello: “Non era mia intenzione abbandonare la baracca; sono e mi sento tarantino e sicuramente mi prendo le responsabilità per questi eventi, verificatisi nella settimana più importante della stagione. Ci sono state varie circostanze: diciamo ingerenze del presidente nella questione mercato, ma non solo. Io vedevo il calcio in un certo modo, lui in maniera diversa; un altro motivo di diverbio fu l’esonero di Favo. Campitiello ha una mentalità forte e quando capisci che mancano le basi per proseguire, si chiudono i rapporti”. Montervino confessa che i litigi erano all’ordine del giorno: “C’erano dissidi quasi tutti i giorni, poi la sera chiarivamo. Inoltre, delle incomprensioni avvennero anche per Pià; da ex calciatore sapevo ci sarebbe voluto del tempo per metterlo in piena forma, ma il presidente era esigente”. Sulle dimissioni di mister Battistini: “Lo staff tecnico ha perso dei soldi perché ha deciso di fare un ultimo gesto per cercare di salvare il salvabile. Battistini pensava potesse esserci un disgelo, ma ripeto: se non ci sono più i presupposti, non si può andare avanti”. Questo il suo pensiero rivolto alla tifoseria ionica: “Sono stati 7 mesi e mezzo fantastici, un ambiente che sembrava ostile ma che invece poi mi ha accolto bene. So di essere un po’ burbero e presuntuoso, mi comportavo così per tenere tranquilla la squadra. Li ringrazio comunque per avermi trattato in maniera positiva; per quanto riguarda le presenze allo stadio, fa parte del gioco il fatto che ci siano stati meno spettatori delle previsioni”. Sulla squadra. “Ha carattere, ma manca qualcosa per fare il definitivo salto di qualità. I risultati sono comunque in linea con i progetti societari e a mio modo di vedere, se il campionato fosse cominciato a dicembre potevamo essere al posto dell’Andria”. Sul futuro del club, Montervino non si sbilancia: “Non posso prevederlo visto che non ci sarò più. Mi auguro la squadra possa battere l’Andria e che non subisca negativamente questa settimana. Credo comunque che il progetto continuerà, però non sono un veggente e non so come intenderà portarlo avanti”. Ringraziamenti finali con le lacrime agli occhi: “Vorrei ringraziare tutti i calciatori, mister Favo e Battistini, con i rispettivi staff tecnici. Grazie anche alla società, soprattutto a Domenico Napoli e Fabio Petrelli; ringrazio mio padre per questo percorso e il presidente della Fondazione Taras, Mongelli. Non ringrazio invece alcuni esponenti della Fondazione; auguro alla tifoseria il meglio”.
Francesco Calderone